Bruno Longhi è intervenuto a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.
SULL’ESPULSIONE DI HIGUAIN: “Dobbiamo attenersi al giudizio dell’arbitro, che sa cosa gli ha detto e come. Non so se in altri casi, che riguardavano la Juventus in passato, ci fossero le stesse dinamiche, le stesse frasi e lo stesso nervosismo eccessivo”.
SU MAROTTA: “Nessuno del board dell’Inter è mai stato informato della possibilità che Marotta possa arrivare, ma questo non vuol dire che non arriverà. Per cui andiamoci piano e non pensiamo a Modric, che secondo me è stato già una mezza bufala estiva: una vera trattativa non ci è mai stata”.
SULLA JUVE CHE SEGNA POCO: “Non condivido le critiche all’attacco della Juventus, stiamo parlando della squadra leader in Serie A in fatto di gol. Ne ha sbagliati tanti contro il Manchester United, ma non è che una partita racconta la storia di una squadra”.
SUL GESTO DI MOURINHO: “Anche gli allenatori hanno un decalogo da seguire, tra cui c’è il non interagire col pubblico. Penso però anche all’uomo, pur senza volerlo assolverlo: quando ti becchi gli insulti per oltre 90′, se porti la mano all’orecchio non è un affronto così grave. Certo, se non l’avesse fatto, sarebbe meglio per tutti. Come la corsa di Mazzone? La differenza è sotto gli occhi di tutti: quello fu qualcosa fuori da ogni schema, il portoghese ha fatto un gesto che si può censurare, ma il peso è ben diverso. Mourinho non mi è mai stato simpatico e non lo considero nemmeno un grandissimo allenatore ma il confronto con Mazzone non ci sta”.
SUL PSG: “Ha tante pecche, se riuscirà ad passare la fase a gironi di Champions League penso che a gennaio cercherà un paio di centrocampisti”.
SULLO SCUDETTO AL NAPOLI: “Contro questa Juve, che non molla niente e vince a Milano quasi senza sudare, è difficile”.
SU PASTORE: “Non ha il peso specifico per tener botta nel centrocampo di una squadra che punta in alto”.
