Gattuso ha piena sintonia con la squadra. Con la società non lo so…

Giuseppe La Scala, vicepresidente dell’associazione piccoli azionisti del Milan, è intervenuto in diretta a Sportiva per fare il punto della situazione di casa rossonera.

SU GATTUSO: “Aspettarsi da lui una dichiarazione che non manifestasse le sue forti tensioni interne mi sarebbe parso difficile. Si sente sotto esame e questo è scontato. Al di là dei due anni di contratto, aveva l’obiettivo del quarto posto: se lo raggiungerà non sarà facile liquidarlo, diversamente è possibile che la società faccia scelte diverse. A Gattuso era stata promessa una campagna di rafforzamento invernale, ma in realtà è stata una campagna di riassestamento, perché Piatek ha preso il posto di Higuain e Paquetà ha sostituito Bonaventura, che si è infortunato gravemente. Gattuso ha avuto un compito difficile e non scontato e si è visto un po’ deluso nelle aspettative di gennaio. Non può dire che gli è stata data una macchina da corsa ed è arrivato ultimo: lui dice che gli è stata data una squadra che vedeva nel quarto posto la massima ragionevole ambizione, per il momento ci sono e non è che in corsa qualcosa è cambiato in meglio. Tutti sono concordi nel dire che Gattuso non ha fatto un brutto lavoro, che poi sia un allenatore che deve crescere e si sta formando siamo tutti d’accordo. Se il Milan pensa di investire su un tecnico che ha saputo gestire lo spogliatoio, che può dare continuità e su un processo di un certo respiro, confermare Gattuso mi sembra inevitabile. So che Gattuso ha piena sintonia con la squadra, con la società non lo so: con Leonardo e Maldini è stato compagno, ma il giudizio di lui come tecnico deve essere dato sul progetto”.

SU BIGLIA E KESSIE’: “Non esagererei. La differenza l’hanno fatta le telecamere che hanno spiacevolmente ripreso una scena spiacevole, ma non si può fare di questa vicenda una cosa centrale nel rapporto tra Gattuso e la squadra e Gattuso e la società”.

SUL NUOVO STADIO: “Sono convinto che la società voglia sondare il sentimento dei tifosi su questo tema. Non si possono fare scelte di questo tipo sulla scorta di strategie di breve respiro”.

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