Gesto Kolarov elegante, fischiarlo è ripicchetta da sfigato

Nel Bar Sport di Radio Sportiva è intervenuto Luca Telese, giornalista e scrittore e grande tifoso della Roma.
“Il gesto di Kolarov è stato elegante, io sono con lui. Fischiare uno che sta giocando perchè ha detto una frase è una ripicchetta da comandino sfigato della curva, è un campione che sta giocando per la squadra e quell’inchino è il gesto più elegante: vuol dire’ voi mi fischiate e io sono qui e onoro la maglia con la professionalità e non leccando il culo’. Lui è uno che sta dando tanto alla Roma, riesce sempre a saltare l’uomo in maniera perfetta. E’ una cosa ridicola, lui voleva dire ‘noi ci mettiamo il cuore, se non lo pensate vuol dire che non capite niente di calcio’: il tifoso ha diritto ad arrabbiarsi ma non pensando che i i giocatori siano lì a pettinare il prato. Il nodo della continuità è il problema più importante della Roma e questo genera rimpianto: una squadra che ha cambiato tre mister non può perdere continuamente i giocatori che rappresentano lo spogliatoio. Con le cessioni dai il messaggio che questa non è una squadra che punta sullo spogliatoio per vincere ma fa plusvalenze, quindi tutti si sentono in transito. Col Chievo la Roma ha dimostrato che quando vuol giocare è una signora squadra ma i giocatori non sentono il senso feroce di costruzione che la Juve è maestra a infondere nei suoi giocatori. La Roma in questi anni è cresciuta nel fatturato, ma come squadra vetrina che valorizza e vende, basta pensare a Zaniolo, l’affare del secolo: tutti abbiamo detto chi è Zaniolo, e invece si è rivelato un’intuizione geniale”.

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