Carlo Nesti, durante il microfono aperto di Sportiva, ha risposto ai quesiti degli ascoltatori in diretta. Ecco le sue considerazioni:
Sull’espulsione di Higuain: “Possiamo discutere sulla dinamica dello scontro con Benatia, mi sembra un semplice episodio di gioco. Il problema riguarda l’aspetto disciplinare: il cartellino giallo estratto dall’arbitro ha fatto reagire il Pipita e il suo modo di porsi è stato smodato. Sarebbe stato dato il rosso a qualunque giocatore”.
Sul secondo giallo non dato a Benatia: “Bisognerebbe stilare un nuovo regolamento del calcio, che dice che per ogni tipo di sanzione ci vuole l’intenzione nel commettere un determinato gesto. Nei singoli campionati, poi, ci sono aggiornamenti che possono indurre in contraddizioni. Sull’intervento di mano, ad esempio, è caduto il concetto della volontarietà e il rigore è sacrosanto. Bisogna fare chiarezza sulle ammonizioni: una volta dato il rigore l’arbitro ha pensato che Benatia non abbia colpito volontariamente il pallone con il braccio. Per questo non ha espulso il marocchino”.
Sulle colpe di Gattuso: “La svolta della partita non è stata la mancata espulsione di Benatia, perché Higuain non deve battere i calci di rigore. Non è nelle sue corde e deve capire che non può fare gli interessi propri. Quella è la vera svolta della partita. Il Milan ci ha messo del suo per perdere la partita, perché poteva pareggiare e non l’ha fatto”.
Sull’episodio Chiellini-Romagnoli: “Per me c’era un rigore per il Milan, cintura del bianconero sull’avversario. Secondo me era più da rivedere quello che non quello dell’intervento di braccio di Benatia per discuterci in termini regolamentari”.
Sulle dimissioni di Ventura: “Mi fa specie la situazione. Non capisco se sia una vicenda tecnica oppure anche con risvolti personali e umani. Sono curioso di capire cosa sia successo e mi dispiace per lui, ma proprio ora che aveva ottenuto un punto di ripartenza è un peccato. È molto misteriosa”.