Enzo Bucchioni è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.
SU HIGUAIN: E’ una situazione decisamente anomala, una grande società non può farsi condizionare da un giocatore, seppur importante come lui. Anch’io se fossi un tifoso del Milan sarei stanco di lui, perché deve rendersi conto che è in una grande società. Il problema è il prestito, che ha consentito a Higuain di infilarsi in questa situazione. Già in estate lui voleva andare al Chelsea e il Milan avrebbe dovuto comprarlo subito, perché quando c’è una situazione così border line il giocatore se ne approfitta. Poi ci sono state le dichiarazioni di Leonardo, che poteva risparmiarsi. Adesso è diventata una situazione molto complicata da gestire, anche perché non è certo che il Chelsea tiri fuori tutti quei soldi per Higuain. E convincere Higuain a rimanere altri sei mesi mi pare complicato. Cutrone è un ragazzo del ’98, non posso pensare che possa diventare ora l’unico attaccante del Milan, tant’è che rende meglio quando entra a partita in corso, quando si sente meno responsabilizzato e gli avversari sono più stanchi”.
SU RAMSEY: “Si sta lavorando per portarlo subito alla Juve: i tabloid inglesi ci raccontano di un possibile Benatia messo sul piatto dalla Juventus, ma mi sembra molto complicato. Mi pare che il giocatore abbia ampiamente deciso e un tentativo io lo farei, anche se Allegri ha detto di non aver bisogno di centrocampisti”.
SU PAQUETA’: “Sono per la via di mezzo: è arrivato catapultato da un altro pianeta calcistico, giocava per la prima volta con compagni che non conosce, ha fatto anche troppo. Ho visto un giocatore che ha capito come muoversi, spesso fuori posizione, ma questo col tempo lo acquisirà. Mi pare molto interessante, ha capacità di andare a recuperare la palla, rientrare fino al limite dell’area, quindi diamogli tempo. Ha cominciato nel modo giusto, non ha i colpi che avevano Pato o Kakà, quindi chi si aspettava il classico brasiliano che salta l’uomo è rimasto deluso, ma questo è un giocatore di altra sostanza. Mi sembra quasi più europeo come modo di giocare, anche se l’interno di centrocampo fatica un po’ a farlo”.
SU BARELLA: “Per me 50 milioni sono già tanti. Gioca nel Cagliari, in un ambiente che lo coccola, con pressione relativa, qualche rischio ci sarebbe”.
SUL MERCATO DEL MILAN: “I tifosi vorrebbero sapere qualcosa in più e faticano a capire quello che sta succedendo. Siamo in un’assoluta fase di transizione: in estate abbiamo capito la volontà di rilanciare il Milan, ma ora c’è la sensazione che, complice anche il fair play finanziario, che ci sia una situazione di impasse”.
SULL’ARBITRAGGIO DI NAPOLI-SASSUOLO: “Il tocco di braccio di Locatelli c’è stato, quindi la decisione dell’arbitro è stata giusta: il gol andava annullato. La partita di Chiffi non mi ha convinto completamente: ha un buon potenziale, ma è ancora acerbo. È un arbitro che ha buone qualità e va fatto maturare”.
SU LAUTARO MARTINEZ: “Può prendere il posto di Icardi solo se si è in emergenza, se c’è da fare turnover, altrimenti Icardi non lo cambio con Martinez. Ha dei buoni colpi, vede la porta, sa giocare a calcio, ma è un giovane che deve imparare a giocare meglio con la squadra ed essere un po’ più incisivo in alcune situazione. Ho qualche dubbio che l’Inter possa sopportare la convivenza di Icardi e Martinez, che rischia di far saltare l’equilibrio della squadra in campo”.