Luca Calamai è intervenuto in diretta su Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.
SULLA SITUAZIONE DEL REAL MADRID: “Se c’è Sergio Ramos dietro al ‘no’ a Conte? Gira questa voce e l’esperienza mi insegna che, quand’è così, c’è qualche fondamento di verità”
SUL TORINO: “Il progetto di Mazzarri è di far convivere Zaza e Belotti, ma ha bisogno di tempo e di applicazione in allenamento. Intorno a questi due, poi, deve costruire un progetto tattico: il Torino ha Iago che può giocare più arretrato o più laterale, ma mettere in campo tre giocatori così offensivi necessita di riequilibrare il centrocampo”
SU JOAO MARIO: “Spalleti non molla mai nessuno, se riuscirà in questa trasformazione l’Inter avrà veramente un valore aggiunto”
SULLA LAZIO: “Il progetto di Lotito era vendere a peso d’oro Milinkovic-Savic e ricostruire la squadra. Sono rimasti giocatori che erano un po’ a fine percorso e questo ha inciso. Ma alla Lazio c’è poco da dire, è in linea con gli obiettivi stagionali”
SU CALDARA: “Il suo infortunio è un grande peccato, perché poter dare a Gattuso di lavorare sul triangolo Romagnoli-Caldara-Donnarumma poteva essere importante per il Milan e per la Nazionale”
SUL MILAN: “Improvvisamente Conte torna a essere un pericolo per Gattuso. Penso che Rino sia un buon allenatore, ma questo non basta per essere da Milan, dove devi proporre un calcio propositivo, molto offensivo e che valorizzi la qualità dei giocatori. Gattuso ha appena iniziato questo mestiere e deve dimostrare di essere da Milan, ma merita l’opportunità di poterlo fare”
SU IBRAHIMOVIC AL MILAN: “Abbinare la parole alternativa a Ibrahimovic è dura: è stato un grande, ma il tempo passa per tutti. Il Milan dovrebbe cercare qualcosa di più futuribile. In questo senso, mi viene in mente Pavoletti”.
SU MODRIC ALL’INTER: “Non arriverà a gennaio e penso che, se fosse arrivato, avrebbe alzato il livello dell’Inter, che sarebbe stata la rivale più credibile per la Juventus. Ora però l’Inter deve andare oltre, continuare a sviluppare il suo progetto, investire sui giovani più forti del Mondo, perché per migliorare e arrivare al livello della Juve questa è la strada giusta”.
SUL PROSSIMO CAPOCANNONIERE: “Pensavo Higuain, ma se Cristiano Ronaldo gioca sempre può essere lui”.
SU POGBA ALLA JUVENTUS: “Non mi entusiasmano i cavalli di ritorno. Oltretutto non è diventato quel fenomeno che avevamo la sensazione potesse diventare. La Juve potrebbe andare a cercare anche qualcosa di diverso… e di migliore”