Icardi? Società forte prende decisioni anche economicamente non vantaggiose

Nel Microfono Aperto ha risposto alle domande degli ascoltatori Luca Calamai.
“Non credo l’Inter abbia fatto autorete, la vicenda Icardi era diventata una bomba dentro lo spogliatoio, la società non poteva non intervenire così come fatto con Nainggolan, a costo anche di penalizzare la società stessa dal punto di vista economico. Ero convinto che il giorno dopo il caos ci sarebbe stato un punto d’incontro. Per come si sta sviluppando la vicenda penso invece a questo punto che a fine stagione le strade di Inter e Icardi si separeranno.
Leonardo e Maldini hanno trovato una situazione complicata ma hanno fatto due operazioni importanti: non solo Piatek ma anche Paquetà che sembra giochi in A da anni. Gattuso era sotto esame, ebbene sta dimostrando di poter essere con pieno merito allenatore del Milan.
Il calcio è fatto di stati d’animo. L’Inter deve guardarsi le spalle perché in questo momento il Milan va benissimo, ma attenzione anche alla Roma.
Icardi deve capire che certe sue scelte non lo aiutano, come non lo hanno aiutato neppure in Nazionale. Ci sono momenti in cui sei obbligato a scegliere tra il singolo, pur bravissimo come Icardi , e la squadra, l’Inter è stata obbligata a comportarsi così. Ora c’è una seconda fase ancora più difficile per la società in questa vicenda. Nella vicenda Icardi sono clamorosamente sbagliati i tempi. Intervenire in tv con giudizi tecnici va oltre l’abc del buon senso che dovrebbe essere ancora maggiore dato che si tratta di tuo marito. Wanda Nara si è fatta trascianare.
Diego Della Valle 10 anni fa disse che costruendo stadio e cittadella la #Fiorentina sarebbe potuta rimanere ai vertici, non si è potuto fare ed il salto di qualità è mancato.
Atalanta-Milan è uno dei casi in cui elogiare più chi vince che contestare chi perde. La Dea è un meccanismo che per funzionare deve essere perfetto, ma sta facendo cose formidabili in un confronto economico impari con le società con cui si batte, è un vanto del calcio italiano”.

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