Il professor Giuseppe Capua, presidente della Sezione per la Vigilanza e il Controllo sul doping del ministero della Salute, è intervenuto in diretta a Sportiva per parlare del caso Sergio Ramos, svelato ieri da Football Leaks. “Qualsiasi tipo di rapporto di positività all’antidoping che arrivi viene immediatamente comunicato e scatta immediatamente la sospensione dell’atleta. Credo che, al di là della notizia giornalistica, che da scalpore, si tratti di qualcosa di diverso: nel momento in cui il giocatore viene sorteggiato, il medico della squadra comunica al medico prelevatore l’eventuale uso di sostanze vietate a fine terapeutico. Probabilmente ci sarà stato un difetto di comunicazione sotto questo profilo, ma qualsiasi vero tipo di positività non può passare così. Escludo che possa succedere che un giocatore positivo all’antidoping possa passare così liscio e sotto silenzio. Se così fosse, sarebbe una situazione paradossale e molto grave. A meno che a Cardiff non ci siano delle metodiche diverse… Se non si tratta di una positività, ma di un altro tipo di rilievo va bene tutto, ma non parliamo di positività. La presenza di re Juan Carlos I nella stanza dell’antidoping? Mi viene da ridere al pensiero che ci possa essere stato e che qualcuno lo possa cacciare dalla stanza. Lì sono ammessi solo un medico prelevatore, l’atleta e il medico della società. Non possono esserci altre persone e i campioni vengono manipolati solo dal medico e, eventualmente, dal giocatore. Sono situazioni che dovrebbero essere standardizzate in tutto il mondo. Se poi c’è il re, ci inchiniamo tutti, ma mi pare una situazione abbastanza paradossale”