Carlo Nesti è intervenuto in diretta su Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.
SULLA NAZIONALE: “Immobile si è scaldato due volte: in gruppo ad inizio secondo tempo e da solo al 62′. Evidentemente Mancini lo aveva in testa, non so cosa gli abbia fatto cambiare idea. Poi il destino ha dato una mano al c.t. perché il gol di Biraghi nasce proprio da una spizzata di Lasagna. Il modulo senza attaccanti di riferimento? Le vie del gol sono infinite e una è quella delle ultime due partite dell’Italia: con Insigne, Chiesa e Bernardeschi abbiamo sfoggiato tre giocatori che hanno mandato in crisi la difesa avversaria. Se non siamo andati in gol con loro è perché avessimo rigiocato 100 volte la partita avremmo segnato due, tre o quattro gol.Noi siamo stati abituati ad altri canovacci tattici, ma si tratta di prendere in considerazione una rosa di possibilità e di scegliere quella giusta a seconda dei momenti della partita. C’è la strada del finto nove, quella del tiqui taca, quella dell’ariete, quella del contropiede… Non si tratta di dire se sia giusto un certo tipo di gioco o un altro, ma di praticare strade diverse per arrivare al gol. La mancata chiamata di Belotti? Il fatto di non convocarlo per niente e di aggregare al gruppo un altro esordiente (Lasagna, ndr) e Giovinco, che meritava di essere preso in considerazione due anni fa e non a questa età, è discutibile e mi ha lasciato perplesso. Spero però di poter continuare a dare ragione a Mancini”.
SUL MILAN: “So che il fardello del fair play finanziario esiste ancora e la società dovrà farsene carico. Le cifre del bilancio dei cinesi sono sconfortanti. Per quello che so io, il Milan deve rientrare di 160 milioni in 3 anni e non è che perché è arrivato Elliott sono cambiate le cose. Certo, la proprietà americana dà garanzie superiori rispetto a Yonghong Li”.
SULLA LOTTA RETROCESSIONE: “Le squadre che si giocheranno la salvezza, saranno Chievo, Frosinone, Empoli, Bologna, Spal e Cagliari”
