Nel Microfono Aperto è intervenuto Stefano Cecchi per rispondere alle domande degli ascoltatori.
NAZIONALE Una squadra fatta per 6 decimi da giocatori piccoli deve giocare palla a terra, ma è anche un limite. Una crescita c’è, un’ossatura, ma tirerei un freno a questo enorme entusiasmo. Calcio italiano non esprime un bomber di livello europeo, Immobile superato il confine non fa la differenza. Pruzzo, Savoldi, sono stati grandi in serie A ma non oltre: forse Immobile è questo. Nel campionato italiano vedo 6,7,8 attaccanti più forti di Immobile… tutti stranieri. Ottimo centrocampo per fraseggio ma non morde, non c’è assortimento, forse Pellegrini sarebbe l’unico che ha il tempo di inserimento.
NAPOLI Sarri è stato un rivoluzionario che ha plasmato una squadra su alcuni pilastri immutabili, Ancelotti è un riformista illuminato: non ha buttato via, ne ha preso il meglio ma ha eliminato quei limiti dando un carattere diverso, il Napoli mi sembra più consapevole ed è meno prigioniero del lamentio sarriano, se dovesse arrivare in volata non dirà mai l’ho perso in albergo, va a Firenze e vince. Scesero in campo prosciugati dall’ansia dell’allenatore. Ancelotti ha vinto tutto, Sarri arriva da esperienze diverse, questa serenità la offre ai giocatori.
CANCELO Ieri sera non è stata la miglior partita di Cancelo, ma a me pare un giocatore straordinario già dallo scorso anno: rispetto a Dani Alves ha più fisico ma meno fantasia, ma in questo momento forse è il miglior terzino destro che ci sia.
CHOLITO Simeone molti a Firenze lo chiamano “colite”, lo scorso anno ha comunque fatto 14 reti. Di fronte a Koulibaly che è uno dei migliori del mondo ha dominato. Non sarà mai un fenomeno ma nel campionato italiano ci può stare alla grande.
CHIESA Chiesa segna poco ma fino allo scorso anno faceva il tornante a tutto campo, quest’anno è vero ha fatto solo 2 reti ed un limite di un giocatore che però ha ancora venti anni. Il talento è così cristallino che credo sia destinato ad essere una delle migliori ali a livello europeo.
LA BELLEZZA La bellezza che cosa è? Ieri bella Italia, ma 0-0 e poche occasioni. Cosa è la bellezza? Secondo me è fatta dalla scelta di 3 giocatori in mezzo che sanno giocare, ma a discapito dell’efficacia. Se giochi con tre registi ma poi arrivi sulla trequarti e ti fermi. Non è più bella un’Italia rocchiana che si chiude e riparte velocissima? La bellezza fine a se stessa può stuccare, a volte sembra abbia la stessa consistenza dello zucchero filato che vai a mordere e non c’è nulla.
MAROTTA Marotta all’Inter? Mi pare molto vicino. Una bella sfida, è l’uomo che ricostruito la Juventus, vista da fuori è una sfida interessantissima, non ha niente da dimostrare.
