Marcio Amoroso, ex attaccante di Udinese, Parma e Milan, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva:
“L’Udinese è la mia seconda pelle, torno a Udine sempre con grande piacere. Nella mia Udinese c’era grande talento, era una rosa con un’ossatura italiana e pochi stranieri. Ora è il contrario, è cambiata la mentalità. In generale quella era una Serie A con più qualità e meno fisicità. Tanti giocatori attuali non avrebbero trovato spazio negli anni ’90. Nazionale? Quando pochi giocatori italiani hanno spazio in campionato diventa difficile anche scegliere la qualità generale si è comunque abbassata.
Lasagna? Sono felice per la sua convocazione in nazionale, è un giocatore che sta facendo bene e magari tra qualche anno, dopo essere ancora migliorato, potrà avere una chance anche in un’altra squadra. Vizeu? Le difficoltà che sta avendo sono normali, ma con il tempo può venire fuori il suo talento. Velazquez sta facendo bene, ma il calcio italiano non è quello spagnolo, può comunque imparare ancora”.
Poi un passaggio anche su Lucas Paquetà, prossimo acquisto del Milan: “È un ragazzo molto interessante, più trequartista che attaccante, può crescere molto. Andrà aspettato, un po’ come accadde con Pato. La società rossonera sta ritrovando una gestione dirigenziale corretta, con le bandiere del passato al comando, anche altre squadre dovrebbero fare come loro”.
Infine un pensiero anche sulla Nazionale brasiliana: “Stanno cercando di cambiare la mentalità dei giocatori. In tanti non hanno più la fame di vestire la maglia verdeoro, vincere o perdere non cambia niente per molti e non deve essere così”.