Juve, dopo 7 scudetti devi focalizzare le energie sulla Champions

Nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, Fabrizio Ravanelli è intervenuto nel “Campioni, una razza a parte” per parlare di sé e della Juve: “Avendo giocato tanti anni fuori casa, festeggerò il compleanno in famiglia. In carriera non ho mai pensato che il calcio fosse solo in Italia, pertanto ho avuto la possibilità di sposare il calcio inglese, che era ed è molto importante, tra i più belli da giocare. Anche con il Marsiglia è stata un’esperienza significativa, dove è nato anche il mio secondo figlio. Il 22 maggio 1996? Difficile da dimenticare. Rimarrà nella storia, è un marchio che mi è stato cucito addosso e ne sono fiero. Fare un gol in finale di Champions è il massimo per un calciatore, credo di essere soddisfatto e orgoglioso di quello che ho fatto. Vialli? E’ stato un esempio per me. Era il mio idolo quando giocavo in serie C e mi regalò un paio di scarpe. E’ stato bravo ad accogliermi a braccia aperte. L’ho sempre seguito dentro e fuori dal campo e mi ha insegnato ad essere un professionista. E’ stato il nostro capitano ed ha sempre speso parole importanti per la squadra, senza anteporre i propri interessi. Quest’anno la Juve può centrare tutti gli obiettivi. Quando vincemmo noi la Champions riversammo lì tutte le energie. Oggi, dopo 7 scudetti, è arrivato il momento giusto per focalizzare le energie in questa coppa. L’organico c’è e credo la Juve abbia la possibilità per fare un’annata magnifica”.

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