Marco Bonarrigo, giornalista del “Corriere della Sera”, è intervenuto in diretta a Sportiva per parlare delle conseguenze dello scandalo di doping ai Mondiali di sci di fondo.
SUL DOPING: “E’ una pagina triste per una serie di motivi: sono coinvolti una decina di atleti e almeno sei discipline sportive si tratta di atleti giovani, quindi facce che pensavamo lontane da una cultura del doping la pratica delle micro trasfusioni ci fa capire che i controlli non funzionano”.
SULLE DIFFERENZE CON L’OPERACION PUERTO: “Si parla sempre di sacche di sangue raccolto nei momenti di riposo, quando è più ricco di ossigeno, che si utilizzano nelle vicinanze delle gare. Si tratta di microsacche da 135 cl, che consentono di non modificare il passaporto biologico e che vengono trasfuse il giorno stesso della gare: è cosa oscena, inguardabile”.
SUL COINVOLGIMENTO DEL CALCIO: “Le indiscrezioni che filtrano sono queste. Purtroppo il calcio non applica il passaporto biologico e utilizza gli ormai obsoleti controlli post gare. Si parla di 40-60 atleti coinvolti, ma la magistratura sta lavorando e sarà questione di settimane per capire quanti e quali sport verranno coinvolti”.
SUL VALORE ECONOMICO: “Le cifre sono addirittura superiori a quella dell’Operacion Puerto, con trattamenti che costano 8-15mila euro l’anno”.
