Bruno Longhi è intervenuto in diretta a Sportiva per rispodnere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.
SUL MILAN: “Basta un cerino per accendere un incendio. Non abbiamo capito cosa volesse dire ieri Gattuso con quelle frasi. Addossare colpe a Gattuso per il derby è diventato una normalità perché tra coloro che gli addossano colpe c’è lui stesso. Gattuso ha compiuto un percorso irto di difficoltà, la sua panchina era bollente ed è riuscito comunque a mantenere il Milan in quella zona Champions League che gli viene chiesta come traguardo ottimale”.
SULLA TECNOLOGIA: “Avanza a piccoli passi. È stata introdotta quasi ob torto collo nella Champions League, bisogna avere pazienza affinché venga estesa anche alle qualificazioni all’Europeo”.
SULL’INTER: “Siccome Lautaro Martinez è un fiore che sta per sbocciare, devi avere anche un altro attaccante. Sempre che Icardi vada via a fine stagione. L’Inter dovrà puntare su un attaccante consolidato e Dzeko è un’ipotesi interessante”.
SU ICARDI: “Ci sono buone possibilità che giochi uno spezzone di partita contro la Lazio, superano il 60%. Dovrebbe entrare a mezz’ora-venti minuti dalla fine. Per il resto, il cerchio dovrebbe essersi chiuso: lo spogliatoio chiedeva che la fascia non fosse più sul braccio di Icardi e che Wanda Nara fosse silenziata. A quanto pare, le cose stanno andando in questo senso. Le voci che sento dall’ambiente interista dovrebbero prevedere l’addio di Icardi a fine stagione”.
SU SAN SIRO: “Ho sempre qualche riserva che con lo stadio di proprietà si vincano i campionati. Nella Juventus, fino a che punto lo Stadium ha inciso nel successo tecnico? Non si pensi che con lo stadio di proprietà si abbia la garanzia di vincere… San Siro è uno dei luoghi storici di Milano e tre anni fa è stato teatro della finale di Champions League: non è uno stadio obsoleto o da abbattere, ma solo che ha bisogno di un piccolo restyling”.
