Longhi: “Milan, Giampaolo non può fare miracoli. Ecco cosa mi aspetto dalla Juventus di Sarri”

Bruno Longhi ha risposto alle domande degli ascoltatori di Sportiva durante il “Microfono Aperto”.
SULL MILAN: “Penso che il Milan, al momento, debba gioco-forza non accelerare i tempi. Il tecnico deve sentire la fiducia di chi gli sta accanto. Il momento è difficile, la scoppola del derby ha peggiorato la situazione, ma non possiamo pretendere che Giampaolo faccia miracoli. Serve pazienza, con la speranza che possano crescere quei ragazzi acquistati che ancora hanno visto poco il campo”.
SU CONTE: “I professionisti devono fare l’interesse del club per il quale lavorano, con la massima concentrazione. Il tifoso della Juventus si sente “tradito”, ma questi discorsi vanno lasciati stare”.
SULLA DIRIGENZA DEL MILAN: “Mirabelli e Fassone ribaltarono completamente il Milan, quello che è stato fatto quest’anno è diverso. Il club rossonero è dovuto rimanere nei paletti del FPF, acquistando giocatori giovani per realizzare future plusvalenze”.
SUL VALORE DEL MILAN: “Ha una rosa inferiore rispetto ai club di vertice, se non ci sarà il salto di qualità da parte di alcuni singoli il Milan sarà destinato ad una stagione da comprimario”.
SU LLORENTE: “I gol li aveva segnati anche alla Juventus, è un giocatore sul quale il Napoli può contare. E’ un giocatore che ha peso, può essere un’arma in più per una squadra che prima puntava tanto sul fraseggio ed i piccoletti in attacco”.
SUL CALCIO DELLA SERIE A: “Il nostro calcio, piuttosto, è un po’ schiavo del tatticismo che ti imbriglia. Questo porta i giocatori a mettere meno rapidità, perché è necessario mantenere la concentrazione”.
SU EMRE CAN E DYBALA AL POSTO DI KHEDIRA E PJANIC: “Sembrano giocatori simili, ma a fare la differenza sono le scelte dell’allenatore, mentre il cambio Dybala-Pjanic non ha senso perché giocano in ruoli diversi”.
SULLA ROMA: “Non è stata sottovalutata, le critiche per la tenuta difensiva ci stavano. Ora stiamo vedendo una squadra in crescita, anche se ieri il Bologna avrebbe meritato qualcosa di più. La squadra un po’ allegra di delle prime due giornate sta diventando più solida”.
SUL PESO DELL’ASSENZA DI CHIELLINI: “Pesa tantissimo, inutile aggiungere altro”.
SULLA JUVENTUS: “Che la Juventus non stia facendo meraviglie è davanti agli occhi di tutti, la gara contro il Verona è una testimonianza chiara. Per il gioco visto al Napoli, Sarri ha bisogno di giocatori diversi. Il tecnico bianconero lo sa, probabilmente arriverà al risultato attraverso una via di mezzo”.
SULL’INTER: “E’ prima a punteggio pieno è sta facendo molto bene, ma quando si combatte in una potenza come la Juve bisogna anche sperare che la squadra bianconera incappi in una stagione storta”.
SU LEAO: “Sa mettere in difficoltà gli avversari anche da prima punta, ma è giovane e mi sembra molto difficile che riesca da solo a risolvere tutti i problemi del Milan. Sicuramente è destinato a diventare un grande giocatore”.
SU RIBERY: “I grandi campioni sono umili e intelligenti e lui lo è”.
SUL GIOCO DEL TORINO: “Ogni allenatore deve arrangiarsi con ciò che ha a disposizione. Parlo di caratteristiche, non di valore assoluto”.
SUL LECCE: “Ci stava di perdere ieri contro il Napoli, non dimentichiamoci che ha vinto in casa del Torino. E’ ancora presto per capire se questa squadra si salverà tranquillamente oppure no”.
ANCORA SULLA ROMA: “Ha un potenziale molto elevato, può inserirsi tra le prime. Deve sistemare la difesa e il filtro a centrocampo”.

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