L’ordine di scuderia a Leclerc è stato un brutto gesto di sport

Il pilota del Mondiale WTCR, Gabriele Tarquini, ex di Formula Uno, è intervenuto a Sportiva per parlare della sua prossima stagione e dell’avvio di quella della classe regina.
SUL SUO MONDIALE: “Sono prontissimo a difendere il titolo, avrò il numero uno e sarò pieno di orgoglio per un Mondiale conquistato dopo una lunga battaglia. La mia carriera fortunatamente è stata lunghissima, mi diverto ancora al volante, non sento il peso dell’età, riesco sempre ad essere competitivo e l’esperienza mi darà una mano pure quest’anno. Quando smetterò? Adesso ho smesso di chiedermelo, tutto quello che arriverà sarà di guadagnato, deciderò di anno in anno. ‘o scorso non ci ho pensato neanche un secondo perché volevo difendere il titolo”.
SULLA FORMULA UNO: “Mi aspettavo una Ferrari molto vicina alla Mercedes, dopo i proclami e forse le false convinzioni che hanno avuto dopo i test, anche se quelli di Barcellona lasciano il tempo che trovano. A Melbourne si è visto un dominio Mercedes più grande del solito e questo non lascia ben sperare i tifosi della Ferrari”.
SULL’ORDINE DI SCUDERIA A LECLERC: “Non l’ho trovata una cosa positiva, perché era la prima gara, c’era un ragazzo che si fa largo in Formula Uno e l’avrei lasciato libero, visto che era una battaglia nelle retrovie. Fermare un tuo pilota alla prima gara è un brutto segnale. Poi la potevano fare meglio: credo che Leclerc fosse il solo pilota che potesse lottare per il punto extra per il miglior giro. Penso che sia stato un brutto gesto di sport”.
SU GIOVINAZZI: “Da troppi anni mancava un italiano in Formula Uno. Ricordo che ai miei tempi eravamo in 12-13, ultimamente non c’era più nessuno. E’ stata una gioia, speriamo che abbia una buona stagione”.

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