Lucarelli: “La Juve resta la favorita, ma a Conte non piace fare comparsate”

Nel Microfono Aperto è intervenuto Cristiano Lucarelli per rispondere alle domande degli ascoltatori.
“La spalla di Piatek? Credo che il Milan abbia già giocatori importanti per il 4-3-3, se vuol giocare con 2 punte credo intervenga sul mercato per cercare un giocatore che possa svariare e completarsi. Dipende dalle caratteristiche delle punte, io per esempio, giocavo meglio da solo senza il mio compagno troppo vicino in area.
Chiaro che la Juventus rimane la favorita per lo scudetto, ma Conte non ama fare comparsate. Ricordate il lavoro che fece il suo primo anno alla Juve… E occhio anche al Napoli con Ancelotti con un anno di lavoro in più e l’idea di un mercato importante”.
Quando si parla di proprietà straniere magari ci si concentra più sull’aspetto economico e sono meno chiari gli obiettivi sportivi. La mossa del Milan di mettere dentro due persone serie come Boban e Maldini, che stimo tantissimo dai tempi in cui giocava e di cui ricordo con affetto suo padre che mi ha lanciato, è la testimonianza che si vuol fare qualcosa di serio. Poi non so dire se la proprietà metterà a disposizione i mezzi finanziari per rifare una grande Milan, la distanza al momento è grande. In Italia le sorprese latitano, l’ideale sarebbe che 6-7 squadre giocassero per il titolo, una striscia di vittorie come questa della Juve rende merito ai bianconeri ma secondo me fa un po’ perdere di interesse al campionato e ne segnala l’abbassamento della qualità rispetto ad altri periodi.
La Mantia si può ripetere anche in serie A, Lecce è un posto da attaccanti da Pasculli in poi… C’è una realtà entusiasta e una società seria, per me Lapadula avrebbe possibilità di dimostrare quello che non è riuscito a fare a Genova.
E’ giusto dare una chance a Montella perché si è messo in gioco lo scorso anno e ora avrà la possibilità di costruire dall’inizio e con entusiasmo ritrovato.
Quest’anno sono stato a vedere una partita del Chelsea, credo l’esperienza a Londra abbia arricchito Sarri nella gestione. Dal punto di vista tattico quello che ha fatto negli ultimi 6 anni parla per lui, è in continua ascesa.
Oggi forse è tardi, magari a Cutrone avrebbe fatto bene andare a fare esperienza, a lottare per il pane e non per il filetto. Il tifoso del Milan ha la pazienza di puntare su di lui come spalla di #Piatek? In Italia ce n’è poca, per questo forse i nostri giovani sembrano indietro rispetto agli altri a livello internazionale.
Per me Cavasin è stato importantissimo, arrivavo da infortunio grave a Valencia. Corvino venne a prendermi dicendo ‘Ti voglio portare a Lecce perché nessuno mi ha parlato bene di te e allora farò il contrario’. Mentre Cavasin rinunciò ai 3 giorni di sosta e si fermò lui personalmente in ritiro per allenarmi da solo: nacque un rapporto che mi ha portato a fare 30 gol e conquistare due salvezze. A volte basta poco per convincere un attaccante, siamo animali strani che o trascinano o distruggono”.

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