Nel Microfono Aperto per rispondere alle domande degli ascoltatori è intervenuto Cristiano Lucarelli.
“Le regine del mercato per me sono Inter e Napoli che ha dato dimostrazione di forza economica: ha pagato la clausola di Manolas e Lozano ed è stato l’unico club in Italia a fare un’offerta concreta per l’acqusto definito di Icardi. In seconda fascia mi è piaciuto il Cagliari, al di là dell’inizio difficile di campionato.
Non era semplice la questione cessioni per la Juventus. Ad esempio Mandukic, non è mai arrivato in doppia cifra, non è più giovanissimo e guadagna tanto: non è così facile piazzare certi giocatori. O pensiamo anche ad Higuain con quei costi.
Come gestirà l’abbondanza davanti Sarri? Ronaldo è intoccabile. Higuain mentalmente è quello che sta meglio di tutti perché ha recuperato posizioni ed è tornato importante e dunque forse è predisposto anche ad accettare di restare fuori quando serve. Dybala si deve ritrovare, deve tirare fuori gli artigli perché è forte e deve dimostrarlo, deve incidere. Credo che il più sacrificato sarà Mandzukic. A Napoli Sarri ha investito su pochi giocatori ma ora ha più scelta.
In Italia nessuno paga ingaggi come quelli della Juventus a parte rare eccezioni (per esempio Lukaku all’Inter), quindi deve piazzare giocatori in un ristretto numero di squadre in Europa che non è detto che abbiano bisogno di quei profili.
Viviani è un giocatore da recuperare, in B può fare bene Marras un esterno alto molto rapido, per la categoria può far grandi cose Brignola un ragazzo: il Livorno lotterà per salvarsi però rispetto all’anno scorso gli mancheranno Diamanti e Giannetti.
Babacar a Lecce può essere determinante, per una squadra che lotta per salvarsi non è poco.
Chi mi somiglia per caratteristiche? Forse Dzeko.
Ronaldo? Gli anni passano ma fisicamente è ancora una macchina da guerra. Al primo anno in Italia ha fatto una trentina di gol in una squadra che era molto pragmatica. E poi ogni difensore contro di lui prova a fare la partita della vita. Comunque Quagliarella è stato capocannoniere a 36 anni, Toni a 38…
L’Inter ha fatto una scelta di campo: via i giocatori che potevano destabilizzare lo spogliatoio, il concetto di Conte è la squadra. Lo ha fatto vedere in Nazionale, con contenuti tecnici inferiori l’ha resa una squadra competitiva. Perisic e Icardi sono fortissimi ma bisogna vedere quanto ti danno e tolgono in campo e fuori, nella loro gestione. L’Inter ha ritenuto non fossero funzionali. Uno spogliatoio ha tante sfaccettature, non si fa con le figurine. La società Inter è la vera vincitrice, non so se il Psg riscatterà Icardi, non è facile, ma il segnale che ha mandato è che l’aria è cambiata, magari perdi qualcosa tecnicamente ed economicamente ma in prospettiva recuperi tutto. E poi Godin non mi sembra l’ultimo arrivato, Lukaku lo stesso, ha sostituito con il meglio che poteva.
Icardi? Sei il capitano, sei amato, guadagni un sacco di soldi, giochi in una squadra tra le più prestigiose, perché ti vai a cercare dei problemi? Quando prendi tua moglie a fare la procuratrice sai che ti può portare problemi perché tutti i procuratori discutono con le società ma se la cosa te lo porti in casa, ci sono anche padri e fratelli che fanno gli agenti ma non vivono con te”.
