Nel microfono aperto di Radio Sportiva Enzo Bucchioni ha risposto così alle domande degli ascoltatori.
SUI TIFOSI DELLA NAZIONALE DURANTE ITALIA-USA – “Il pubblico di Genk era molto italiano e molto sbagliato, usare la parola che comincia per m nei confronti del portiere avversario è disgustoso. Se proprio devono sfogarsi provino a farlo in un altro modo, ma dobbiamo far diventare una festa queste partite”
SUL GIOCO DELLA NAZIONALE – “Io ho visto del talento in questa nazionale, ci sono giocatori molto tecnici ed è tornato il divertimento di giocare con la maglia azzurra. La scelta del gioco di Mancini palla a terra è fatta per adattarsi ai calciatori che abbiamo adesso. E’ l’inizio di un percorso, la strada intrapresa sta funzionando, poi se troviamo un attaccante che la butta dentro possiamo svoltare. Mancini sa se un giocatore ha stoffa, la storia del gol la risolveremo magari con Balotelli che avrà un’ultima chance”.
SUI TROPPI STRANIERI NELLE SQUADRE – “I troppi stranieri non sono un problema solo italiano, ma questo problema può essere superato quando ci sono i talenti: eravamo in difficoltà perchè non ce n’erano, ma ora questo fenomeno mi sembra superato. Ci vuole coraggio, e Mancini l’ha avuto con Kean”
SU KEAN – “Kean nella Juve fatica un po’ con i campioni che si trova davanti, però la Juve ci crede molto: è un potenziale campioncino e lo si è visto anche stasera con la personalità con cui è entrato in campo. Può giocare al centro ma anche sull’esterno”
SU POLITANO – “Politano in campionato ha giocato con continuità e con grande qualità, è un giocatore di buon livello. Capisco che in quella zona lì Mancini gli possa preferire Chiesa, ma poteva schierarli entrambi, uno a destra e uno a sinistra, con Insigne in mezzo. L’esperimento del centravanti è fallito, Lasagna e Immobile hanno deluso e bisognerà inventarsi qualcosa. Comunque per Politano in futuro lo spazio ci sarà”
SU BALOTELLI – “Sono anni che aspettiamo Balotelli, se fosse quello del 2012 in nazionale ci starebbe bene ma tutto dipende da lui”
SU SENSI AL MILAN – “Sensi è un giocatore interessante, nel Sassuolo è cresciuto: forse ha bisogno di un gioco che lo esalti, ma è adatto a un tipo di gioco come quello del Milan? Il Sassuolo poi se ne priverebbe a gennaio?”
SU MANCINI – “Mancini ha sempre diviso, sia da giocatore che da allenatore: succedeva anche a Lippi, forse perchè ha vinto ovunque. Nel calcio ci sta alla grande, ne sa come pochi e sta facendo un buon lavoro, anche se gli va dato un po’ di tempo. Da tre partite questa nazionale ha una personalità, un’idea importante di gioco e poi i giocatori sono tutti convinti e lo si capisce anche dalle loro dichiarazioni. Si sta lavorando calcisticamente bene, Mancini ha preso una squadra che era sotto un tir”