Marco Zanchi, ex difensore Campione d’Europa con l’Under 21 nel 2000, è intervenuto in diretta a Sportiva per commentare l’eliminazione della squadra di Di Biagio dall’Europeo.
SULL’ELIMINAZIONE DELL’ITALIA: “Le premesse c’erano tutte: il fatto di giocare in casa e di avere una rosa competitiva facevano ben sperare. A questi livelli conta tantissimo l’episodio e nella partita contro la Polonia ci è costato caro”.
SULLE TROPPE ASPETTATIVE: “Già il fatto di giocare in casa comporta delle pressioni non indifferenti. Partire da sicuri vincitori non aiuta, perché le squadre che ti affrontano non lo fanno in maniera spensierata e si è visto contro Polonia e Belgio che hanno fatto il vecchio catenaccio”.
SU DI BIAGIO: “Purtroppo fa parte della cultura italiana giudicare in base al risultato. E’ normale che avere una rosa così competitiva faceva sì che ci si aspettasse qualcosa di più di un’eliminazione alla fase a gironi, ma parlare di fallimento per ragazzi di 20-21 anni mi sembra un po’ eccessivo”.
SUL SUCCESSORE DI DI BIAGIO: “In tutte le professioni bisogna avere esperienza. Nicolato ha dimostrato di avere questo tipo di caratteristiche, ma non saprei chi consigliare. L’importante è che non sia un allenatore alle prime armi perché stiamo parlando di una Nazionale che fornisce giocatori alla Nazionale maggiori”.
SULL’ATALANTA: “Spero che la Champions League non sia una situazione di passaggio, ma una conferma di quanto società, Gasperini e squadra hanno dimostrato in questi anni. Il fatto che la società si stia impegnando a fare acquisti importanti dimostra la solidità di questo progetto”.
