Marotta ha parlato solo di Allegri come possibile alternativa a Spalletti

Bruno Longhi è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.
SU CONTE AL MILAN: “Con lui andrebbero sul sicuro: risultati, esperienze, abilità vanno nella sua direzione. Poi, però, bisogna dire che la Roma è in netto vantaggio e andrei molto cauto sull’Inter perché so che Marotta non ha mai avuto contatti con Conte e quando si è sbottonato ha parlato solo di Allegri come eventuale alternativa a Spalletti”.
SU GATTUSO: “Non è che si risolvano i problemi mettendo Paquetà qualche metro più avanti o giocando con le due punte, perché Cutrone e Piatek hanno caratteristiche che si integrano male dal primo minuto. Il difetto che ha questo Milan è che quando trova squadre più forti fisicamente è debole”.
SU GASPERINI AL MILAN: “E’ un’idea plausibile e condivisibile, ma per quanto ne so io ha tanta voglia di giocare la Champions League con l’Atalanta”.
SU INSIGNE: “Non credo che sia sopravvalutato. Il fatto che facesse il capitano come giocatore più anziano e cresciuto nel settore giovanile non mi pare assolutamente dissacrante”.
SULLA CESSIONE DI HAMSIK: “Sono decisioni che ad un certo punto sembrano essere inevitabili, anche se poi si possono rivelare sbagliate”.
SU DYBALA: “Sono convinto che il rendimento sottotono sia da cercare nella testa del giocatore, che non ha retto l’urto con la presenza ingombrante di Cristiano Ronaldo. A prescindere da questa stagione rimane uno dei veri gioielli del nostro campionato”.
SU ALLEGRI E ADANI: “Non penso che Allegri si stizzisca facilmente, probabilmente quando si continuano a riproporre gli stessi discorsi può accadere che perda la brocca. Al di là dei termini usati, ho notato solo da parte di Adani una piccola scorrettezza: mentre Allegri parlava, avrebbe dovuto far finire il pensiero ad Allegri, che si è reso conto di non riuscire il suo parere e a un certo punto se ne è uscito con una frase infelice. Se questo diverbio fosse avvenuto in maniera più serena, non ci sarebbe stato quello “stai zitto” stridente. Adani è del 1974 e Allegri del 1968, quindi sono quasi coetanei, mi pare che fosse quasi una querelle tra due ex calciatori, con una sostanziale differenza: uno è diventato un allenatore plurivincente, l’altro sta dietro la scrivania con un microfono”.
SULLA CORSA AL QUARTO POSTO: “Il calendario non è sfavorevole al Milan, anche se conta soprattutto lo stato psicofisico della squadra. Gli scontri diretti delle altre mettono il Milan in una situazione di leggero vantaggio”.
SU IZZO: “I tre difensori del Torino sono tutti quasi insuperabili e la squadra può giocare un calcio più propositivo, tenendo la difesa più alta. Per me, però, Ansaldi è mostruoso, è un esterno che nopn ha eguali in serie A”.

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