Così Sandro Sabatini nel ‘Microfono Aperto’: “Qual è il regalo che chiedo per Natale? Nello sport protestare e arrabbiarsi è abbastanza normale, chiedo solo un po’ più di educazione, soprattutto nei social. Ai giovani dico state attenti a quello che scrivono, perché sono tracce che restano e verranno valutate anche per il loro futuro e per un lavoro. Il Campionato? Non finisce con il calciomercato. Il Napoli ha 2 sconfitte di divario con la Juve ma ha lo scontro in casa. C’è poi da vedere il quarto posto e le retrocessioni, quindi è aperto su molti fronti. Vicenda giornalisti spiati da Fassone? Nella storia del Milan, se fossero confermate queste voci sarebbe il punto più basso, che lascia a bocca aperta e spero su cui sia fatta luce. VAR? Nei moviolisti, davanti al monitor, si vede la capacità di saper leggere le immagini, le sfumature e le particolarità delle azioni. Nell’arbitraggio c’è l’elemento soggettivo, ma con un impiego coerente del Var gli errori diminuiscono. Non si eliminano ma diminuiscono. Nainggolan? Una grande delusione per l’Inter e per Spalletti, che l’ha voluto a tutti i costi. Mi sembra strano che abbia perso la voglia di giocare. Lo venderei, perché hanno già tentato di recuperarlo ma non ci sono riusciti. Quagliarella? Fortissimo. Ha un’età importante ma gioca nello stesso ruolo di tanti talenti a cui devi dare fiducia. Io sono convinto che se Mancini avesse bisogno di un attaccante ‘usato sicuro’ non lo dimenticherebbe, nemmeno a 40 anni. Gattuso? Gli riconosco degli errori, ma allena una squadra costruita male. Sono stati spesi soldi importanti e l’unico miglioramento forse ci sarà con Higuain davanti, se verrà sorretto da un gioco che, attualmente, non c’è. Juve-Roma? Nel primo tempo la Juve ha dominato. Sul calo del secondo tempo, se alcuni episodi si fossero concretizzati a favore, avremmo visto altro. Di Francesco? Non lo cambierei con Paulo Sousa. Panucci lo conosco da trent’anni e lo stimo tanto, ha un carattere molto duro e ne capisce di calcio”.