Così Pierpaolo Marino al ‘Microfono Aperto’
SUI GIOVANI: Oggi molte squadre ampliano le proprie rose il giovedì con giocatori della primavera e questi ultimi possono vivere e carpire le esperienze e qualità tecniche della prima squadra già in questa occasione. Molto dipende dall’allenatore.
SULL’ATALANTA: Sono positivo riguardo la qualificazione in Europa e prima del pareggio col Chievo pensavo si potesse avvicinare anche al tavolo della Champions, ma l’Atalanta ha le qualità per rifarsi anche fuori casa.
SUL DERBY MILAN-INTER: Sul derby avevo detto che l’Inter, nonostante sembrasse a pezzi, poteva vincere. Tra le 2, la squadra che in quel momento si trova in difficoltà si aggrappa a quella partita perché può salvare la stagione. La vittoria è stata dettata dalla forza della disperazione e dalla lucidità del tecnico di apportare i correttivi. Il Milan non è stato un gran Milan, a centrocampo abbiamo visto grandi pecche. Paqueta? Fa bene tante parti, ma non ne fa benissimo una. Marotta? Ha sempre privilegiato i giovani, italiani e non. Ci vuole coesione e continuità, considerando le ambizioni e la storia dell’Inter.
SU ICARDI E DYBALA: Scambio Icardi-Dybala? A livello economico ne gioverebbe i 2 bilanci delle società. Ne guadagnerebbe l’Inter perché Dybala sarebbe il giocatore ideale per le caratteristiche di gioco di Spalletti, che ha sempre valorizzato al massimo le seconde punte o i trequartisti. Icardi? Chi se lo piglia prende un grande sfondatore ma anche un giocatore dalla gestione complicata. Dal punto di vista comportamentale ha fatto degli ‘autogol’, mettendo in difficoltà club e allenatore.
SU ALLEGRI: Quando giocava, nell’intervallo andava ad avvitarsi i bulloni, mi faceva un cenno di andare lì da lui e mi spiegava cosa avevano sbagliato nel primo tempo. In pratica era già un allenatore in campo, ma che sarebbe diventato tra i primi 5 in Europa non avrei mai creduto. Allegri è molto intelligente e l’allenatore di una squadra è come il responsabile delle risorse umane di un’azienda. Lui sa benissimo che una gestione assolutistica non porta da nessuna parte e infatti, nella sua conduzione, Allegri si avvale della preziosa collaborazione Landucci.
SU MANDZUKIC: Viene ritenuto tecnicamente da Allegri il giocatore migliore per integrarsi con Ronaldo e per esaltare le sue caratteristiche. Il rinnovo di contratto può essere un atto di stima nei suoi confronti e non preclude un eventuale trasferimento.
SUL NAPOLI: Per colmare il gap con la Juve, al Napoli manca un top player, un trascinatore a cui far crescere la convinzione a tutta la rosa.
SU MESSI: Ha difficoltà quando deve rappresentare la nazionale, ma nel club ha raggiunto il pieno della maturità fisica, caratteriale e tecnica.
SULLA ROMA: Petrachi? In circa 10 anni ha lavorato molto bene al Torino ed è uno dei candidati alla sostituzione di Monchi, ma per l’operatività non escludo la coppia Massara-Totti. Massara persona squisita e grandissimo professionista.
