Carlo Nesti ha risposto alle domande degli ascoltatori di Sportiva durante il “Microfono Aperto”.
SU RAMSEY: “In altre gare l’ho visto più incisivo, se stasera è stato sostituito perché più opaco ed evanescente”.
SU RONALDO: “Non è il giocatore che conoscevamo, ha dei limiti di brillantezza in questo momento. Ricordiamoci che ha 34 anni e che è un uomo, dobbiamo capire se i problemi sono dovuti al ginocchio o al deterioramento fisiologico del suo corpo”.
SULLA JUVENTUS: “La sostanza della partita di stasera è la conferma che la Juventus continua ad essere una via di mezzo tra la squadra di Sarri e Allegri”.
SULLA GARA DELLA JUVENTUS CONTRO L’ATLETICO: “Nel primo tempo non ha corso rischi, mentre nel secondo ha giocato a fare il torello. In attacco poche occasioni, mentre in difesa abbiamo visto i salvataggi di De Ligt”.
SU DYBALA: “E’ tornato sui livelli dell’inizio della sua esperienza alla Juventus, forse sta facendo anche meglio. Abbiamo ammirato un calcio di punizione eccezionale”.
SU DYBALA E HIGUAIN CHE DOVEVANO ESSERE CEDUTI: “Tutti quanti hanno la memoria buona per ricordare che erano degli esuberi, lo aveva detto anche Sarri. Sono cambiate le strategie. Erano comunque calciatori cedibili, non che dovevano essere per forza ceduti”.
SULLA MANOVRA DELLA JUVENTUS: “C’è una grande differenza tra la Juventus di Allegri e quella di Sarri sotto il profilo del possesso palla. Credo che qualche volta sarebbe meglio verticalizzare di più il gioco dando meno tempo agli avversari di chiudersi”.
SU DE LIGT: “Nel secondo tempo ha compiuto dei salvataggi eccezionali, uno in particolare è stato salutato da tutto lo stadio come un gol. C’è stata una fase iniziale della sua avventura alla Juventus in cui doveva ambientarsi e smaltire i carichi di lavoro, poi un secondo periodo in cui ha iniziato a giocare meglio ma restando nel mirino per i tocchi di mano. Ora stiamo prendendo atti tutti quanti della sua evoluzione, non sta facendo rimpiangere Chiellini”.
SU SIMEONE: “Ordinare ai suoi giocatori di non rendere la palla, non è stato un gesto sportivo. E’ un personaggio talmente temperamentale che a volte eccede, ma niente di grave”.
SU BERNARDESCHI: “Deve ancora dare delle conferme convincendo a pieno. Ancora non si è capito quale sia il suo ruolo ideale in campo”.
SU DE SCIGLIO: “Al povero De Sciglio viene buttata la croce addosso da quando è arrivato alla Juventus. Ci sono state delle partite in cui non ha persuaso i tifosi sulle sue qualità, ma oggi ha disputato una buona partita”.
SU COSA MANCA ALLA JUVENTUS PER VINCERE LA CHAMPIONS: “La Juventus, con questa rosa, non ha problemi di limitazione della rosa. Manca solo una buona percentuale di fortuna per la vittoria della Champions, ormai ci siamo”.
SUL MERCATO DELLA JUVENTUS IN ESTATE: “Chiesa doveva essere già juventino quest’anno. Ora è in una fase confusionale, anche per colpa della pubalgia, ma resta un grande obiettivo della Juventus. Aggiungo anche i nomi di Zaniolo e Tonali”.
SULL’ATALANTA: “Ai bergamaschi vanno i miei complimenti, credevo fosse tagliata fuori. Altre squadre si sarebbero sciolte dopo le prime tre gare di Champions. Bravo Gasperini a far capire ai suoi giocatori che conta di più l’analisi del gioco”.
SU ANCELOTTI: “A Napoli si è creata una situazione talmente imbarazzante che le dimissioni siano state un possibile pensiero nella testa di Ancelotti, tutto è possibile”.
