Nel Microfono Aperto per rispondere alle domande degli ascoltatori è intervenuto Carlo Nesti.
“Capisco la contestazione dei tifosi del Toro contro squadra, Mazzarri e Cairo perché i presupposti estivi erano diversi dalla classifica attuale. Il mancato ingresso in Europa League è stata una botta doppia perché oltre all’eliminazione ha portato ad un preparazione condizionata.
Non c’è uniformità nella retroattività dell’utilizzo della Var, credo sarebbe stato giusto usarla sul fallo di mano di Cuadrado. Sul rigore di Khedira la tocca anche con il piede ma il braccio era molto largo, per me non c’era invece quello di Emre perché si è protetto la faccia.
A San Siro è stato un risultato che non può soddisfare né il Milan né il Napoli. Non mi è piaciuto Paquetà da ala mentre con i problemi che ha il Milan non è un’eresia schierare Calabria a centrocampo, ha fatto bene e ci ha giocato da ragazzo. Piatek si vede chiaramente che ha paura di sbagliare.
Il Torino ha fatto 47 cross senza Belotti, l’unico in grado di capitalizzarli. Mazzarri è sotto accusa per il gioco monocorde, la scommessa sui gol del Gallo ed un centrocampo poco qualitativo: credo che con questa rosa si possa fare meglio.
Dopo l’eliminazione dall’Europa League il Torino aveva cominciato bene il campionato superando lo schock per l’eliminazione. Poi l’involuzione. Stasera il Toro ha calciato solo due volte in porta.
Cairo ha sempre manifestato fiducia a Mazzarri, credo che verrà confermato a meno che la situazione non crolli in maniera drammatica. Per il futuro forse potrebbe puntare su un ‘giochista’ piuttosto che su un ‘risultatista’
Mi erano arrivate in estate voci di uno spogliatoio del Toro non totalmente in sintonia con Mazzarri.
Speriamo che l’infortunio di Barella non sia grave, ma con i problemi di Sensi, Gagliardini e Asamoah la situazione per il centrocampo dell’Inter è difficile.
Il fatto che Gabigol ed Icardi continuino a segnare è positivo in ottica incassi da cessioni ma nessun rimpianto perché la coppia Lukaku-Lautaro va alla grande”.
