Non credo che l’Inter restituirà mai la fascia di capitano a Icardi se non dimostrerà di meritarsela

Enzo Bucchioni è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.

SULLA LAZIO: “E’ meno intensa e meno continua e il giocatore più rappresentativo sta rendendo globalmente al 50%-60% rispetto alla scorsa stagione. Credo che qualcuno andasse venduto, come Milinkovic-Savic o Luis Alberto, perché è come tenere una bottiglia di champagne con il tappo: o ti si sgasa o ti parte. È una squadra un po’ più spenta quest’anno”.

SU ATLETICO MADRID-JUVENTUS: “Dico 51% Juve, 49% Atletico. È la peggior squadra che potesse capitare alla Juve, per il modo di giocare, una squadra molto ruvida e italiana, che ti lascia pochi spazi e poi riparte in contropiede. Mi aspetto un 4-4-1-1 da parte di Allegri, perché questo nelle gare difficili è stato un modulo che ha tentato spesso, con Matuidi sull’esterno. Mi aspetto una Juve molto attenta dal punto di vista tattico e rispettosa dell’avversario in vista del ritorno, quando si deciderà questo turno”.

SULLA ROMA: “Ha dei problemi, anche se ha ricominciato a vincere. È una squadra che ha alti e bassi, anche all’interno della stessa partita: anche ieri sera sul 2-0 ho avuto la sensazione che pensassero di aver già vinto. La continuità manca perché è una squadra molto giovane, anche ieri sera c’erano in campo due ’99, Kluivert e Zaniolo, che avrebbero bisogno a fianco di giocatori di carisma e di esperienza. Sta deludendo Nzonzi, dal quale mi sarei aspettato maggiore personalità. Non a caso il problema più grosso della Roma quest’anno è stato l’infortunio di De Rossi”.

SU ICARDI: “Anche io sapevo che Icardi non sarebbe tornato in campo finché non avrà la fascia di capitano. È la linea dura che porterebbe alla rottura a fine stagione. Il braccio di ferro è evidente e da certi atteggiamenti è abbastanza comprensibile. Io sono d’accordo con l’Inter e Marotta, perché se ti devi strutturare da grande società servono delle regole e il capitano non è quello che fa più gol, ma quello che viene eletto dalla squadra per carisma e comportamenti. Non credo che l’Inter ridarà mai la fascia di capitano a Icardi se non dimostrerà di meritarsela. Ma comunque non se ne parlerà prima di 2, 3, 6 mesi…”.

SU SARRI: “L’idea di intraprendere una strada nuova, spettacolare, fatta in estate da Abramovich è condivisibile, ma dopo qualche mese non puoi mettere in discussione un allenatore che ha bisogno di giocatori, di tempo e di una squadra che lo segua. Credo che il problema sia dentro lo spogliatoio del Chelsea, perché una cosa del genere l’ha già vissuta Antonio Conte: anche lui ha subito una crisi di rigetto, forse perché sono due allenatori che pretendono in massimo da loro stessi e dal gruppo”.

SUL MILAN: “Ha fatto cose straordinarie, leggevo infastidito le critiche che sono arrivate negli ultimi mesi a Gattuso. Ha dato il senso di appartenenza a questa squadra e la coesione di gruppo. La squadra ha sempre dato tutto. Adesso è in un trend positivo, a gennaio ha messo due giocatori che stanno facendo la differenza e le sue possibilità di entrare tra le prime quattro sono aumentate fortemente”.

SU KEAN: “Bisogna partire dal presupposto che sei la Juve e certi esperimenti non li puoi fare, anche se hai 13 punti di vantaggio sul Napoli. Fra l’altro, ora il campionato diventa quasi un allenamento per le altre partite di Champions League”

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