Non si può discutere Gattuso dopo nove partite

Durante il microfono aperto con gli ascoltatori, Enzo Bucchioni ha risposto alle domande in diretta. Ecco i principali temi toccati.
Sulla Fiorentina: “Una squadra ancora in costruzione, dal 2017 è stata cambiata tutta la squadra con l’addio ai senatori. Per quello che è stato speso sono più le cose negative che quelle positive. Pioli è l’uomo giusto al momento giusto e ha saputo fare da padre a un gruppo molto giovane traendo energie positive dalla tragedia di Astori. C’è un’eccellenza assoluta come Chiesa, ma anche Milenkovic, Veretout e altri, ma mancano alcuni ruoli come il terzino destro, un regista. Pjaca è uno dei tanti errori di Corvino, perché era un suo pallino ma è un’operazione che non torna perché la Juventus ha il controriscatto. Io avrei preso De Paul dell’Udinese. L’obiettivo è il sesto-settimo posto”.

Sulla Juventus e la Champions: “Per vincere la Champions credo che la Juve abbia un organico talmente ampio che credo stia arrivando a un livello assoluto. Ronaldo ha portato carisma e mentalità oltre alle sue capacità, penso che sia attrezzata. Pogba? Chi non lo prenderebbe, anche se non è facile perché tutto è collegato a Mourinho e al Manchester, oltretutto guadagna tantissimo.

Su Gattuso: “Il Milan ormai da qualche anno non è più all’altezza del suo passato. In un momento così delicato i tifosi devono supportare la squadra ma devono stare tranquilli perché le buone cose arriveranno presto. Ci sono certamente allenatori più bravi di lui, ma quando si decide di andare avanti con il suo profilo non si può discutere dopo nove partite. Ci sono giocatori che non sono ancora esplosi e altri che non si sono ancora inseriti e che vanno aspettati. Bisogna fidarsi di Leonardo e Maldini, che conoscono molto bene il mondo del calcio”.

Su Zhang: “Per l’Inter a gennaio punterei su un regista che abbia dinamismo. Sarebbe servito molto Modric, già cercato in estate. Se non sarà lui servirà qualcuno in grado di coprire bene quel ruolo, Brozovic e Borja Valero non hanno certo quelle caratteristiche”.

Sulla Serie B: “Situazione intollerabile, come si può pensare di andare avanti in questo modo? Era necessario riprendere in mano la situazione quando non era possibile. Sono d’accordo che siano troppe 22 squadre, ma non si può mettersi in proprio dal nulla, andava fatta una riforma condivisa. Il problema è cosa fare ora: la soluzione più logica è accettare quello che ha deciso il tribunale riportando la categoria a 22. Ci sono squadre che ancora non hanno giocato in C, invece si pensa sempre a mostrare i muscoli.

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