Lo storico direttore sportivo, Giorgio Perinetti, è intervenuto in diretta a Sportiva per commentare gli ultimi risultati di campionato.
SUL VAR: “La discussione rischia di diventare infinita, perché non riusciamo a trovare un equilibrio. C’è sotto traccia una volontà da parte degli arbitri di vedere ristabilita la loro centralità, ma non andare a vedere il monitor significa lasciare il vago dubbio agli spettatori. Conta anche il discorso dei rapporti tra chi sta in campo e chi davanti al monitor, in caso di arbitro giovane e arbitro esperto. Senza Var gli errori erano il doppio, vanno trovati un equilibrio e un’uniformità dai quali siamo ancora lontani. Il Var, nato per suggellare la regolarità, oggi crea ancora più discussioni di quando non c’era”.
SULLA JUVENTUS: “Ha vinto solo una partita con due gol di scarto e certamente il gioco espresso non è quello brillantissimo a cui ci ha abituato il Napoli di Sarri. Se ci sarà ancora un miglioramento sul piano del gioco, con l’organico che ha resta la squadra da battere”.
SULLA CORSA AL QUARTO POSTO: “Pensavo fosse il campionato della conferma per la Lazio e con queste due vittorie consecutive, forse ha raggiunto la sua identità. La Roma ha avuto tanti infortuni, un allenatore nuovo, e mi sembra che stia facendo bene”.
SUL MILAN: “Ha cambiato allenatore dopo lo splendido campionato di Gattuso, ha scelto Giampaolo, poi è stato cambiato anche lui, adesso c’è Pioli ma ancora non si trova la soluzione, l’undici ideale”.
SU PIATEK: “E’ un giocatore con caratteristiche importanti, ha coraggio, coordinazione e abilità di esecuzione, ma più chiamato a partecipare al gioco e più fa fatica. Vuole stare in aerea ed essere servito. Poi non dimentichiamo che certe maglie pesano tanto, anche se lui ha un carattere sfrontato…”.
