Plastino: “Come chiudere i campionati? La cosa più giusta è che si riprenda da dove si è lasciato”

Michele Plastino, direttore di Radio Sportiva, ha risposto alle domande degli ascoltatori durante il “Microfono Aperto”.
SU COME CONCLUDERE LA STAGIONE CALCISTICA IN ITALIA: “Resto dell’idea che prima o poi dovremo riprendere da dove abbiamo lasciato. O con i play-off oppure snellendo in qualche altra maniera. Non penso solo alle grandi società mondiali ma anche a club come Benevento e Monza che avevano praticamente già conquistato la loro promozione sul campo”.
SUL NOME PER IL DOPO HANDANOVIC: “Anche a me piace molto Musso, ma Handanovic è ancora un giocatore in attività. Per me è uno dei migliori al mondo, lascerà un’eredità molto pesante”.
SUL TAGLIO DEGLI STIPENDI DEI GIOCATORI: “Ne stanno parlando, ma a prescindere da questo molti giocatori si stanno mobilitando. Sapevamo anche prima del coronavirus che i giocatori guadagnano cifre spropositate. Ma occhio, perché sono ingranaggi di un sistema che produce tanti soldi”.
SU COME CONCLUDERE LE COPPE EUROPEE: “In Europa sarà più facile perché rispetto ai campionati è possibile fare un grande raduno di 4-5 giorni in cui giocare le gare una dietro l’altra”.
SULLE QUESTIONE CONTRATTI NEL CALCIO: “Per il momento è un problema secondario, scatterà automaticamente nel momento in cui si andrà un giorno dopo la scadenza del contratto. Credo comunque sia facilmente risolvibile con una deroga”.
ANCORA SU COME FINIRE I CAMPIONATI: “La cosa più giusta è che si riprenda da dove si è lasciato, magari anche intensificando la frequenza delle gare. Poi, dopo un periodo di giusto riposo, si potrà ripartire con la nuova stagione ed un calendario che preveda casi d’emergenza come questo”.
SE ICARDI VERRÀ RISCATTATO DAL PSG: “Le voci dicono di no perché qualcosa si è rotto”.
SU HIGUAIN CHE HA LASCIATO L’ITALIA: “Ho letto cose molto strumentali, da tifosi. Io questa vicenda la voglio vedere da un punto di vista umano visto che c’è in ballo la salute di una madre. In Italia, appena si può, ci si divide tra pro Juve e contro Juve”.

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