Alfredo Gavazzi, presidente della Federugby, ha parlato a Radio Sportiva.
SULLA DECISIONE DI FERMARE LA STAGIONE: “Sicuramente è stata una decisione sofferta perché la volontà di tutti era di finire l’attività. Purtroppo ci sono dei dati importanti con cui fare i conti ed il nostro sport è fatto di contatto. Come ultima data possibile per finire il campionato avevamo il 17-18 di aprile ma va detto che le squadre sono ferme da più di 5-6 settimane, per metterle in forma sarebbero servite 3 settimane di allenamento. Non avevamo i tempi tecnici per farlo”.
SUL 6 NAZIONI: “Restano fuori le due partite contro l’Irlanda e l’Inghilterra, verranno disputate alla fine del mese di ottobre. Sempre che ci siano le condizioni per farlo”.
SULLE PAROLE DI MALAGÒ: “Prima del consiglio federale avevo già esposto la volontà di poter definire la situazione entro questa settimana, il Coni era al corrente di questo tipo di scelta”.
SULLE CONSEGUENZE A LIVELLO ECONOMICO SUL MOVIMENTO: “Siamo in un periodo nel quale noi abbiamo ceduto il 7% del 6 Nazioni e il 28% della Pro 14. Quello che possiamo fare per le società lo faremo sicuramente cercando di attutire gli effetti di questa situazione”.
