Così Sandro Sabatini nel ‘Microfono Aperto’:
SU BUFFON: Non vedo dubbi sulla moralità della sua scelta, ma ci sono aspetti positivi e controindicazioni in questa operazione. Da un lato è romantico e bello che la Juve lo abbia richiamato, dall’altro è deludente che lui torni come secondo dopo aver salutato i suoi tifosi. Il giro di campo e le lacrime erano folclore? Al primo errore di Szczesny ci sarà subito un confronto con Buffon. La perplessità rimane perché un conto è essere dirigenti e un conto giocatori.
SUL TORINO: E’ bloccato dalla decisione Uefa. Al 99% sarà al preliminare e si può già muovere sul mercato, ma giustamente Cairo attende perché ci sono in ballo quei 15-20 milioni.
SU SENSI: Tra Gagliardini e Sensi per me è più forte Gagliardini, però è arrivato Sensi. Conte preferisce Sensi e sicuramente ne capisce più di me.
SUL CENTROCAMPO INTER: Lo scambio Nainggolan Vidal? Mi sembra uno scambio tra tatuati. Per il centrocampo la valutazione spetta a Conte, a me questo centrocampo sembra carente in centimetri e nel gioco aereo.
SULLA FIORENTINA: De Rossi? Sembra un po’ l’operazione Ambrosini di qualche anno fa. Balotelli? Sarebbe una scommessa.
SUL FAIRPLAY: Le leggi sono uguali per tutti. Casomai sono i diritti televisivi ad essere diversi, ma non è una novità.
SU DONNARUMMA: Andrà via ma non credo che Areola vada al Milan.
SU SARRI: Non devono esserci preconcetti, caso mai chiediamoci se la squadra a disposizione è adatta al suo gioco. Ha vinto l’Europa League facendo un calcio simile al Napoli in alcune partite.
SU DELIGT: Ingaggio a 12 milioni l’anno? I prezzi li fa il mercato, c’è la domanda e l’offerta, gli sponsor, i diritti televisivi e quant’altro.
