Sabatini: “Il Milan? Sembra che Giampaolo e i dirigenti quest’estate non si siano parlati”

Sandro Sabatini è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.

SULLA JUVENTUS: “L’Inter è stata costruita con tutti i giocatori che voleva Conte, mentre se si pensa che la Juventus giochi come certe partite del Napoli si è sprovveduti, perché le caratteristiche sono diverse. Solo un folle poteva pensare a Ronaldo centravanti o a sinistra a fare le corse che faceva Insigne. Se la Juventus ha problemi in difesa, dare la colpa a Higuain e Ronaldo perchPé non collaborano è fuorviante”.

SUL RAZZISMO: “Va combattuto, basta puntare le telecamere sulle curve e non capisco perché non è stato ancora fatto. Evidentemente c’è una zona grigia. Ci sono società come Lazio e Juventus che hanno combattuto l’associazione a scopo di lucro che è quella dei capi ultras nelle curve, nel momento in cui altre società seguiranno questo esempio, allora verrà fuori qualcosa di pulito. Poi sui cori razzisti c’è da dire che sono fatti spesso in modo strumentale contro le società”.

SU MONTELLA: “E’ l’allenatore che non vince da più tempo possibile, quindi un motivo c’è. Però, in questo avvio di campionato ha affrontato le prime 3 dello scorso campionato, quindi le difficoltà erano prevedibili. Sulle sostituzioni di ieri, un contropiedista come Chiesa anche in una situazione di vantaggio, col senno di poi, era da tenere in campo”.
SU CONTE: “C’è la riconoscenza degli juventini, ma è normale che ci sia un rapporto di odio-amore, come tutti i rapporti molto belli, ma che si interrompono bruscamente. E’ come se uno andasse con la migliore amica della moglie”.
SUL TORINO: “Se vedi come è messo il Wolverhampton in Premier, ultimo, capisci che anche nella qualificazione all’Europa League, potevi fare qualcosa di più. Cairo tiene i conti a posto e non sta scritto da nessuna parte che con un acquisto fatto per accontentare i tifosi tu migliori la squadra”.

SUL MILAN: “Berlusconi è il primo responsabile della grandezza del Milan, non del suo declino. I signori che sono subentrati dopo hanno speso un sacco di soldi e non sono stati capaci di ripetere le stesse operazioni di mercato che facevano Berlusconi e Galliani all’inizio e alla fine della loro avventura”.

SU GIAMPAOLO: “Sembra che allenatore e dirigenti quest’estate non si siano parlati: se si prendono i giocatori, poi bisogna farli giocare. O è un mercato fatto senza l’opinione dell’allenatore, oppure Maldini e Boban hanno sbagliato l’allenatore”.

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