Così Stefano Cecchi al ‘Microfono Aperto’:
SULLA FIORENTINA: Firenze in questo momento è in euforia per la nuova proprietà, ma a frenarmi c’è questa idea di calcio di un signore che arriva da un mondo così lontano e che da ragazzo tifava Juve.
SU SARRI: Non c’è niente di illegale a passare dal Napoli al Chelsea e alla Juve, ma nei 3 anni napoletani è stato un capo popolo, con dichiarazioni anti juventine e anti potere. Non discuto il professionista, ma l’essenza della persona. Sarò in minoranza, ma per me il tifoso non deve essere tradito nei sentimenti. Il calcio non può essere soltanto business e convenienza.
SUL VAR: Per me è cosa buona e giusta. Ci sono alcuni lati oscuri da chiarire, siamo ancora in una fase sperimentale, ma ci ha consegnato un calcio migliore, più onesto e limpido.
SULLA ROMA: Se vuol scommettere sul futuro ci vuole un nome che incendi la tifoseria. Il fatto che oggi si parli di rifondazione significa che c’è molta delusione.
MARADONA O MESSI? Da un punto di vista tecnico e di carisma Maradona, complessivamente chapeu a Messi.
SU BARELLA: Ci sono stati giocatori prima di lui, come Conti, che hanno fatto una scelta di vita, magari con più cuore e meno trofei in bacheca.
SULL’EMPOLI: Meritava la salvezza per quello che ha fatto nel finale di campionato.
SUL PISA: E’ una piazza dove si racconta un tifo bello, che riscalda e suscita passione.
