Siamo ai mondiali, grande segnale per il nostro basket

L’Italia del basket, battendo ieri sera l’Ungheria, si è qualificata per i mondiali in Cina tredici anni dopo l’ultima volta. A Radio sportiva ne abbiamo parlato con il grande ex campione della nostra nazionale Dino Meneghin, attualmente vicepresidente di Fiba Europe.
“La pallacanestro italiana è sempre stata ai vertici mondiali e non vederla partecipare a mondiali e olimpiadi era un vero peccato. Le avversarie sono sicuramente aumentate, ma nonostante questo finalmente riusciamo ad essere fra le migliori e questo è un grande segnale per il nostro basket. Il campo è quello che dà ragione, in questo momento la nostra nazionale è un’incompiuta perchè mancano i giocatori dell’Eurolega e dell’Nba, ma prendiamoci quello che di buono è stato costruito. Per adesso Meo Sacchetti ha fatto un grande lavoro, poi vedremo in Cina con tutti gli effettivi quanto varrà questa Italia. Queste finestre invernali tanto vituperate hanno dato la possibilità al coach di verificare cosa c’è sotto ai grandi campioni dell’Nba: i ragazzi convocati che hanno avuto la possibilità di toccare la maglia azzurra, anche se non andranno ai mondiali, si sentiranno più considerati e lavoreranno con più coraggio, aumentando il proprio valore. Questo nuovo calendario è stato un po’ contrastato ma lo scopo era portare la nazionale al centro dell’attenzione: le va dato il giusto spazio, anche se va a toccare gli interessi dei club. Con un po’ di buon senso si ottengono grandi cose, se la nazionale va bene ne risente in positivo anche il movimento. La Slovenia e la Croazia hanno pagato, la Serbia e la Francia stanno soffrendo ma quando abbiamo pensato a questa organizzazione abbiamo pensato ai pro e ai contro: i tifosi apprezzano e questo lo si è visto ieri a Varese”.

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