Paolo Moretti, fino a ieri coach della Mens Sana Siena, è intervenuto a Sportiva per fare il punto della situazione dopo l’esclusione del club dal campionato della Serie A2.
SULLA SITUAZIONE: “Tutto quello che succederà da ora in avanti non è più nelle mie mani, come forse non lo è stato negli ultimi 2-3 mesi. Mi risulta che già oggi partirà un’opposizione alla dichiarazione della Federazione, ma credo che non avrà esito perché non ci saranno né i tempi né gli argomenti per poter contestare una sanzione che credo fosse inevitabile. Non essere riusciti a partecipare alla trasferta di Legnano è stato talmente grave che le istituzioni hanno caricato tutte le armi necessarie per far esplodere la situazione il prima possibile. Gli allarmi e le avvisaglie le avevamo già avute a metà dicembre: quando una squadra comincia a far uscire volontariamente o involontariamente i propri giocatori migliori significa che c’è qualcosa che non va”.
SUL CROLLO DI SIENA: “Sono vicende che non è possibile paragonare. La perdita a Siena dell’istituto bancario ha creato un dissesto economico notevole per la città, che si ripercuote anche nello sport. Le vicende legate al 2014 sono del tutto diverse rispetto a quello di oggi: qui, ripartendo dal titolo di B2, si sono voluti accelerare i tempi per tornare al top del basket italiano, senza considerare che dietro non c’erano più quelle sostanze economiche del passato”.
