Per parlare delle vicissitudini del Milan e del nuovo deferimento UEFA abbiamo interpellato il collega de Il Sole 24 Ore Marco Bellinazzo. Ecco il punto sulla vicenda:
Sul Milan: “Essendoci già una sanzione diversa il rischio è quella di pene più gravi compresa l’esclusione dalle coppe. Bisogna capire il ‘cortocircuito’ legato al triennio 2015/’17: la situazione è stata determinata dall’aver posto sotto esame anche il triennio 16-17-18 e l’analisi è aperta anche su bilanci che sono già oggetto di sanzione. La UEFA si aspetta che il deficit venga recuperato, cosa che forse il Milan non ha fatto”.
Sul cambio di proprietà: “Il tema è che da un lato abbiamo numeri e bilanci, dall’altro la questione politica e un buco fatto dalla proprietà cinese. Attualmente la situazione per il Milan non è buona, ma è anche vero che il cortocircuito non può essere addebitato al Milan e mi auguro che venga discusso in una sede politica. La colpa non può essere della nuova proprietà, subentrata a problema già avvenuto”.
Sul Fair Play Finanziario: “Il regolamento del FPF vede il risultato economico del triennio e per quanto si possa essere virtuosi 120 milioni di rosso in un solo anno portano poche scappatoie. City e PSG hanno sempre presentato bilanci non così in rosso e nonostante alcune operazioni particolari non hanno “mostrato il corpo”. Per il Milan c’è anche il rischio recidiva che potrebbe ulteriormente essere tenuto in considerazione”.
