Antimo De Salve, ex presidente della Penya Barcellona Lombarda, è intervenuto in diretta a Sportiva per commentare l’eliminazione dei catalani dalla Champions League.
SULLA RIMONTA SUBITA: “Non ci si aspettava perché i proclami di Messi al Gamper e i risultati dell’ultimo anno facevano presagire qualcosa di più positivo. Se si fa un’analisi un po’ più critica, sono 2-3 anni che il Barcellona non è più capace di esprimere il suo gioco, un po’ per la squadra e un po’ per l’allenatore”.
SU VALVERDE: “Non è l’unico responsabile, ma uno di loro. Il gioco degli ultimi due anni del Barcellona non è sicuramente un gran biglietto da visita: i colpevoli sono i giocatori che sono scesi in campo con un’attitudine da giocatori di calcetto e la dirigenza”.
SUL QUARTO GOL: “Gli errori nascono fin dall’inizio: ho avuto modo di parlare con Jordi Alba e anche loro non riescono a capire come sono entrati così spenti in campo. C’è un calcio che non è più quello del Barcellona e una squadra che si è spenta come l’anno scorso davanti alla Roma. Quello che si può dire della partita di ieri è che abbiamo visto un Liverpool con carattere: non bisogna togliere i meriti alla squadra di Klopp”.
SU MESSI: “Per me non si è salvato, è uno degli imputati. Come si prende i meriti quando le cose vanno bene, si deve prendere i demeriti quando vanno male. Ieri non ha giocato bene, anche se non è più supportato dalla squadra: Suarez negli ultimi due anni è la controfigura di se stesso in Champions League”.
