Maurizio Stecca, ex pugile italiano, ha raccontato a Sportiva l’odissea a Londra per il torneo pre-olimpico. Spazio anche al commendo su come il mondo della boxe gestisce ora il momento.
SULLO SPOSTAMENTO DELLE OLIMPIADI AL 2021: “Se fosse stato un caso normale, sarebbe stato brutto. Ma questa volta tutto il mondo è costretto ad agire in una certa maniera. Il prossimo anno ci sarà più carica, giocando a luglio ci sarebbe stata sicuramente un po’ di paura”.
SUL PRE-OLIMPICO DI LONDRA: “In Italia eravamo in ritiro a inizio febbraio, poi sono scoppiati i casi in Lombardia e Veneto. Noi eravamo in Umbria, abbiamo ricevuto l’autorizzazione a partire in anticipo per Londra. In Inghilterra siamo stati messi in quarantena”.
SU COME VIVONO GLI ATLETI QUESTO MOMENTO DI PAUSA: “Non possiamo fare come vogliamo, serve il rispetto delle regole. Lo dico da tecnico federale ed ex atleta. Nel pugilato contano tanto la testa e l’intelligenza, è una questione mentale”.
