Così Stefano Cecchi nel ‘Microfono Aperto’:
SULL’ATALANTA: Una meravigliosa macchina da calcio. Ieri la stragrande maggioranza degli italiani erano atalantini, il merito va oltre il denaro. Invidio quei 500 tifosi che erano in Ucraina, è un’impresa memorabile che si porteranno sempre dietro.
SU DE LAURENTIIS: Personalità tracimante che stride con il mondo del calcio. Dal punto di vista dei risultati ha fatto benissimo, ma la squadra appartiene alla città. Lui è il presidente del Napoli, non il padrone.
SUL TRIDENTI JUVE: Sarri lo capisco perché gioca il carico da 90 quando gli altri si smagliano. Bernardeschi è involuto e oggi lo riconosci male, seppur ogni allenatore lo utilizzi sempre. La Juve in coppa sembra un’altra squadra.
SULL’AMBIENTE ATALANTA: Doni giocatore formidabile a Bergamo, ma quando andava altrove si smarriva. Certi ambienti funzionano per tanti particolari, come l’assenza di pressione, un bravo allenatore e tanti altri fattori che mettono in condizione di rendere al meglio.
SU DEMIRAL: Partita bellissima, tutta di anticipo. Giocatore da rivedere contro attaccanti più forti. Affinché le difese funzionino ci vuole sempre un libero e uno stopper.
SULLA FIORENTINA: La Fiorentina può aspettare Montella ancora 2 partite, non di più. Commisso vuol ripartire con un progetto a giugno, non adesso. Voglio bene a Prandelli ma spero non arrivi lui perché la ribollita non funziona quasi mai.
