Giovanni Stroppa è ufficialmente, come risaputo, il nuovo tecnico del Monza per la stagione 2021/22 torna quindi in Brianza, a distanza di ben 32 anni, dopo il biennio di fine anni ’80, nel bel mezzo del passaggio tra lo stadio “Sada” e “Brianteo”. Coi monzesi a palmares un doblete (promozione in B e Coppa Italia di C nel 1988), più la permanenza tra i cadetti nell’anno successivo poi il passaggio di testimone ad Anselmo Robbiati, per tutti Spadino (per la somiglianza col personaggio di Happy Days). Soprannome che gli fu affibbiato proprio dal suo compagno di squadra Stroppa. Due anni dunque in cui ha lasciato il segno, a supporto della coppia d’attacco Casiraghi-Ganz (e prima Auteri), proferendo tra le linee le sue rilevanti qualità tecniche, di lettura e di visione del gioco che gli han permesso poi di giocare nell’imponente Milan di Sacchi, conquistando da protagonista una Coppa Intercontinentale, grazie anche ad una sua marcatura e di raggiungere in seguito la Nazionale maggiore, ottenere in precedenza un bronzo all’Europeo Under 21 1990, essere partecipe per un campionato all’epopea di Zemanlandia (che ha avuto anche anche ad Avellino a fine carriera) a Foggia e militare in un’altra compagine di spessore come la Lazio (di Doll, Riedle, Gascoigne e Signori).
