Gianfranco Teotino ha risposto alle domande degli ascoltatori di Sportiva durante il “Microfono Aperto”.
SULLA NAZIONALE: “Sarebbe una grande impresa vincere l’Europeo. Non è impossibile, ma passare in due anni dalla mancata qualificazione ai Mondiali alla vittoria di un torneo è forse un passo un po’ troppo lungo. In partenza ci sono squadre più forti, collaudate ed esperte, ma forse la spensieratezza di una squadra giovane come quella di Mancini può essere l’arma a sorpresa”.
SU KULUSEVSKI: “E’ un grandissimo colpo per la Juventus, parliamo di una mezzala potenzialmente eccezionale. Copre un ruolo in cui i giocatori di Sarri avevano convinto meno. Dieci e lode ai bianconeri, che hanno avuto la meglio sulla concorrenza italiana ed europea”.
SU IBRAHIMOVIC: “Vediamo, ma sono scettico sul ritorno di giocatori in età avanzata reduci da un’esperienza in campionati poco competitivi. Credo che Ibrahimovic blocchi la crescita di Piatek e Leao”.
SUL MILAN: “La squadra ha dei valori tecnici importanti. Con un po’ più di pazienza con Giampaolo la squadra avrebbe potuto lottare per l’Europa, con Pioli non ho visto passi in avanti”.
SU BERNARDESCHI: “Viene da un 2019 molto negativo. Non è mai riuscito a fare gol e l’esperimento da trequartista non ha funzionato. Il suo ruolo è attaccante esterno, in Nazionale gioca in quella posizione”.
SU FRIEDKIN: “E’ un po’ presto per dare un giudizio preciso sui vantaggi della Roma derivata dal cambio di proprietà. Sicuramente c’è la speranza che ci sia una proprietà diversa rispetto a Pallotta, che era quasi sempre assente. Il debito della Roma è ancora sostenibile, ci sono club che hanno situazioni peggiori. Le entrate bastano a coprire gli interessi”.
SULLA LAZIO: “E’ in un momento di forma strepitoso, ha collezionato una serie fantastica di successi consecutivi battendo la Juventus due volte nel giro di pochi giorni. La squadra si è meritata sul campo di essere accostata a Inter e Juventus tra quelle in lotta per lo scudetto. I valori tecnici individuali, però, sono inferiori rispetto a quelli di bianconeri e nerazzurri. Credo che resterà tra le primissime fino in fondo, magari al terzo posto”.
SU CHIESA: “Avrebbe potuto andare alla Juventus nello scorso mercato se la Fiorentina non avesse bloccato la sua cessione dall’arrivo di Commisso. Credo che questa vicenda abbia influito sulla sua prima parte di stagione non brillante. La Fiorentina ha bisogno anche dei suoi gol per rimediare a questa stagione un po’ infausta”.
SULLA CESSIONE DI MANDZUKIC: “Era inevitabile, non è scattata la scintilla con Sarri. E’ un separato in casa fin dall’uscita della lista Champions, nella quale il suo nome non figurava. Ora la Juventus ha bisogno di un vice Higuain”.
SU DESTRO AL GENOA: “Gli auguro con tutto il cuore che possa rilanciarsi al Genoa, ma se non c’è riuscito Mihajlovic la vedo dura. Spero che riesce perlomeno a dare una mano a Nicola nella corsa salvezza”.
SU TODIBO: “Non è facile, ma se il Milan riuscisse a prenderlo piazzerebbe un buon colpo. Sa difendere ma anche impostare. E può migliorare. Sarebbe un’operazione pensata sia per il presente che per il futuro, a differenza dell’arrivo di Ibrahimovic”.
SUL NAPOLI: “Credo che si sia rotto qualcosa che non appartiene alla dimensione tecnica. E’ la più grande delusione di questo campionato nonostante gli sprazzi di gran gioco. Il giocattolo lo hanno rotto De Laurentiis con le sue scelte ed i giocatori con la decisione di non andare in ritiro. Se si ritrova un’idea e un progetto comune, Gattuso non avrà problemi a tornare sui livelli delle passate stagioni”.
SU ALLEGRI: “E’ stato praticamente esonero dalla Juve e credo ci fosse anche un accordo economico per la sua uscita. Penso che la dirigenza bianconera non tornerà da lui, anche nel caso in cui a fine stagione si scegliesse la separazione con Sarri”.
SU GABIGOL: “Se l’Inter non dovesse trovare un acquirente, varrebbe la pena tenerlo a Milano fino al termine del campionato. Sanchez è reduce da un’infortunio, può essere un’idea”.
