Teotino: “Ronaldo non è in forma, ma se torna in condizione a marzo…”

Così Gianfranco Teotino nel ‘Microfono Aperto’

SU SLAVIA-INTER: Dallo 0-2 all’1-1 è un caso limite che era già accaduto. Per me il Var è in una fase sperimentale e in linea di principio ieri hanno fatto una cosa giusta, ma allora va applicato sempre così, anche per un fallo in altre zone del campo.

SU CHIESA: Rispetto a come sta giocando in campionato è un po’ sopravvalutato, ma è un giocatore che ha tecnica e classe. Credo debba migliorare in fase realizzativa e le prestazioni migliori le ha fatte da esterno. Forse è poco motivato perché sperava di essere ceduto alla Juve. Per Commisso è stato molto importante mettere un veto alla cessione. Era la prova che voleva ricostruire una squadra importante, ma sul campo questa operazione non ha dato i risultati sperati. Spero che l’incontro di ieri abbia sbloccato il giocatore.

SU RONALDO: Non è in forma e una delle cause è questo fastidio al ginocchio. Ha una condizione atletica poco esplosiva ma, se torna in condizione quando la Champions entra nel vivo, per la Juve potrebbe essere un grande affare.

SUL VAR: Da noi prevale l’idea che il giudizio dell’arbitro sia determinante. Da altre parti è diverso, in Inghilterra il var interviene pochissimo ma, quando interviene, l’arbitro si fida e non va davanti il video. Quello che manca è l’uniformità di utilizzazione.

SULLA CAMPAGNA JUVE: Viene da un mercato in cui viene aveva comprato CR7 e Deligt, costati un occhio. E’ chiaro che andare su parametri zero aveva anche un significato economico, anche se ad oggi né Ramsey né Rabiot hanno dato quel che potevano.

SUL NAPOLI: Milik determinante. Sul centrocampo c’è abbastanza scelta in questo momento, ma il Napoli prima deve chiarire le questioni interne. Vedremo se ci sarà questo benedetto incontro con De Laurentiis.

SULLA LAZIO: Inzaghi ha lavorato benissimo in questi anni. L’unica cosa che non condivido è questo snobbare l’Europa fin dalla prima partita, facendo scelte di formazioni tali da dare segnali che gli importava poco di quella coppa.

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