Tortu è un ibrido fra Mennea e Berruti

Nel giorno del suo compleanno, il grande ex mezzofondista Stefano Mei è intervenuto a Radio Sportiva.
“Il ricordo più bello della mia carriera va a quella sera di Stoccarda di quasi 33 anni fa perchè nei 10000 metri fu una affermazione per tutta l’Italia: io ero più contento perchè arrivai davanti a Cova e ad Antibo, ma fu un’impresa di squadra, era un campionato d’Europa ma se fosse stata un’Olimpiade saremmo arrivati tutti e tre sul podio lo stesso. Il 1986 fu l’unico anno in cui non ebbi problemi e riuscii ad esprimere tutto il potenziale: io sono contento di quello che ho fatto ma con un po’ di fortuna in più forse sarei riuscito a fare di meglio. Nell’atletica di oggi qualcosa si muove Yeman Crippa e Chiappinelli sono atleti interessanti ma non posso parlare della politica attuale perchè essendo stato avversario di questo presidente non voglio entrare nel merito: qualche problema in questi anni è sorto, la ricetta è difficile da trovare perchè il disamore nei confronti dell’atletica è figlio dei nostri tempi, ma io investirei in un altro modo. Filippo Tortu può essere l’immagine del rilancio, ma corre in una specialità quasi completamente appannaggio di atleti di colore: c’è un problema di struttura fisica differente , ma Filippo è un atleta a tutto tondo. Potrà essere un ibrido fra Mennea e Berruti che non è niente male: secondo me può fare anche i 200 ma la concorrenza rispetto ai tempi di Berruti è enorme”

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