Nel Microfono Aperto per rispondere alle domande degli ascoltatori è intervenuto Stefano Cecchi.
“Per me è pazzesco pensare di demolire San Siro che è un tempio del calcio per costruire uno stadio nuovo accanto. E’ un simbolo della città, non tocchiamo le cose sacre.
Capisco voglia di rivalsa di Cristiano Ronaldo dopo quanto successo all’andata e la sua storia di rivalità con l’Atletico ma c’è un limite: quel gesto lo ha oltrepassato come aveva fatto Simeone a Madrid.
Mi è sembrato slegato il Toro di ieri sera, a me sembra incompiuto: la Juve è quasi perfetta, il Napoli può vincere con chiunque, poi abbiamo una serie di squadre di qualità ma anche di tante imperfezioni che possono incappare nella gara no.
Perché chiedere a Gattuso di stravolgere un meccanismo che in questo momento ha meno problemi dell’Inter. Per me ha fatto bene: il Milan non è scintillante ma è una squadra solida, che ha una sua identità. L’idea di calcio di Spalletti nell’Inter di ora non si vede.
Il Var è una boccata d’ossigeno. Poi la sudditanza e la dicotomia grandi vs piccole rimane. La squadra con più cartellini è la Spal che è undicesima nella classifica dei falli: il potere conta ovunque, non solo nel calcio, è la vita che è così.
Io penso che Allegri verrà rimpianto. Nel giorno del compleanno di Trapattoni possiamo dire che quella squadra giocava peggio di quella attuale, che il Trap era più bravo ad allenare la stampa?Sentito dei cori a Cagliari mi sono vergognato. Sono stato male per i parenti di quel tifoso. Follia e ignoranza, spero che quegli imbecilli non abbiamo capito cosa stava succedendo, mi rifiuto di pensare che l’umanità possa perdere così. Quando poco prima era stato commemorato Astori…”
