Troppe aspettative sui top manager. Marotta e Gazidis non scendono in campo

Così il nostro Sandro Sabatini nel ‘Microfono Aperto’: “Juve? Non so se dipendeva dal campo ghiacciato, dai giocatori o dagli altri risultati, ma se non fosse un episodio isolato sarebbe un campanello di allarme. Credo comunque rimanga un episodio isolato. Lo Young Boys in Italia non si salverebbe. Questo è il valore della squadra con cui la Juve ha perso, ma ci sono delle attenuanti. Nei primi 20 minuti la Juve poteva essere avanti 1 o 2 gol. La Juve ha delle soluzioni molto individuali, tipo quando gioca da una parte Douglas Costa e Bernardeschi dall’altra. Campi sintetici? Quello di Berna è fatto con la moquette, ieri era ghiaccio sul sintetico. Giocare a dicembre su un campo sintetico di prima generazione non è un bello spettacolo per la Champions. Inter? Con la Juve ha giocato all’altezza mentre con il Psv qualcosa non ha funzionato, anche da parte dell’allenatore, compresi i cambi. Spalletti primo consapevole che il suo operato verrà discusso. Cambio Politano? Pensavo stesse male, e lui non faceva salti di gioia. Credo che stiamo facendo un sacco di ipotesi perché da Spalletti non sono arrivate risposte convincenti. Lui è poco incline a discutere le sue idee, le vede come offese e forse questo è un suo limite caratteriale. Il budget a disposizione di Marotta è diverso di quello attuale della Juve, ma pur sempre superiore alla Juve di 7 anni fa. Si stanno comunque creando sui top manager troppe aspettative. Marotta e Gazidis non scendono in campo. Il valore è nella campagna acquisti e lì devi sbagliare il meno possibile. Esempio lampante è Nainggolan, voluto da Spalletti. In Europa League Inter e Napoli hanno molte possibilità”.

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