Così Michele De Sabata, volto storico del tifo bianconero al ‘Bar Sport’: “Udinese, quando si cambia 2 tecnici in un anno significa che è stata sbagliata la programmazione e i progetti. Una scossa ci voleva perché la squadra non si rendeva conto di quello che stava succedendo. Era l’unica via per risvegliarsi dal torpore. A marzo l’Udinese è ancora alla ricerca di schemi. Le responsabilità sono del direttore tecnico e del direttore generale perché il Presidente è in Inghilterra. Quest’anno ha fatto investimenti importanti, 52 milioni di euro, ma sono stati spesi male. Il calcio moderno si basa sulla finanza. Se un modello è virtuoso anche le altre aziende lo seguono. Quello che arriva prima, con meno investimenti fa i maggiori risultati. A Udine venuta a mancare la verve, l’Atalanta adesso è il top, è l’emblema di tutte le società che stanno sotto i grandi squadroni. Forse i giocatori sono stati messi nella condizioni peggiori di lavorare. Il contorno non è dei più graditi e i giocatori in questo ambito non sentono la maglia”.
