Un ritorno di Balotelli? Un’altra chance la meritano tutti

Questi i temi trattati da Ciccio Graziani nel ‘Microfono Aperto’:

SU MANCINI E LA NAZIONALE: Oggi in Nazionale non si allena più, si seleziona. Nelle ultime uscite abbiamo visto una squadra che gioca a calcio. Non ci siamo esaltati troppo della vittoria con la Finlandia, ma il suo lavoro si vede, c’è la mano di un tecnico che conosce certe dinamiche e guarda al futuro. In prospettiva sono ottimista perché abbiamo talenti che potrebbero diventare campioncini. La Francia oggi è una delle squadre più forti al mondo, proprio perché è in un momento dove sta esprimendo il massimo delle potenzialità dei suoi giocatori. Balotelli? Un’altra chance la meritano tutti e quindi anche lui. Ma mi dispiace quando sento parlare da Mancini di Balotelli e non di Belotti o Pellegri. Se Kean rimane con i piedi per terra, noi per i prossimi 10-15 anni avremo un centravanti di assoluto valore. Se proprio gli devo trovare un difetto, direi deve solo migliorare nel gioco aereo.

SU IMMOBILE E BELOTTI: Immobile è in un momento di difficoltà ma negli ultimi anni ha fatto tanti gol e merita la Nazionale. Belotti? Va recuperato, manca la sua fisicità in area di rigore.

SUL TORINO: Vuol andare fortissimamente in Europa. Purtroppo nel calcio, dopo un periodo positivo, ci sono anche incidenti di percorso, come la sconfitta con il Bologna.

SUGLI STADI DI PROPRIETA’: Sono una grandissima risorsa, non solo perché sono più moderni e confortevoli, ma possono essere usati anche per altri eventi. La Juve ha capitalizzato moltissimo grazie al nuovo stadio. Anche il Frosinone nel suo piccolo ha fatto un bel passo avanti. Ora si aspetta la Roma, l’Inter, il Milan. Il futuro passa da questa situazione, perché è indispensabile per una crescita esponenziale. San Siro? 80.000 presenze li fa solo in alcune circostanze. Fare uno stadio di 60/65 mila con tutti i comfort sarebbe bello. Non farei uno stadio unico per Milan e Inter data la forza economica delle 2 società. Sarebbe invece logico che Milan e Inter abbiano un loro stadio, con i loro colori, che li identifichi.

SU CUTRONE: A volte ci facciamo male da soli nel calcio italiano. E’ un peccato che un giovane di grandi speranze come lui venga sacrificato in virtù di un assetto tattico. Me la sono presa con Gattuso perché in alcune partite meno importanti avrebbe potuto farlo giocare. Solo giocando può crescere e diventare un arma in più.

SU BADELJ: Era in scadenza e la Fiorentina doveva rispettare un budget. C’è dispiacere per la partenza ma nemmeno tutto questo rammarico, perché non sposta gli equilibri e alla Lazio non sta facendo chissà cosa.

SUI GIOVANI DELLA FIORENTINA: Quando si ha a che fare con i giovani diventa difficile capire quali sono i margini di miglioramento. Su Zaniolo hanno deciso di lasciarlo libero perché non ritenevano ci fossero abbastanza margini. Nel calcio purtroppo ci può stare. Su Chiesa e Bernardeschi invece ci hanno visto bene.

SULL’INTER: Si è rovinata con le proprie mani sia in Champions, con troppi giocatori infortunati, sia in Europa con lo sconquasso di Icardi. Spalletti è molto bravo professionalmente, magari qualche volta potrebbe avere un’attezione maggiore su certe situazioni. Nella vicenda Icardi sarei stato un po’ più in disparte e invece lui è andato allo scontro verbale.

SULLA ROMA: Senza il quarto posto è una stagione fallimentare. Negli ultimi anni, contro questa Juve e il Napoli non è stato facile confrontarsi. Sono dispiaciuto per Di Francesco, sarei andato fino in fondo con lui, alcuni calciatori non hanno reso come ci si aspettava.

SU ZENGA ALL’INTER: Lo vedrei bene. E’ un nerazzurro dentro, ha fatto la storia di quella società e credo che se lui ha un sogno nel cassetto è proprio quello di andare ad allenare l’Inter. Mi auguro che questo prima o poi possa accadere, sarebbe una soddisfazione enorme per lui.

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