Il giornalista Ciro Venerato di Rai Sport ha parlato a Sportiva approfondendo i temi legati al mercato e non solo.
SULL’ELIMINAZIONE DEL TORINO: “La sfida era difficile, conosciamo tutti il livello del calcio inglese e quello del Wolverhampton, club controllato da Mendes. Il caso Nkoulou ha sicuramente inciso”.
SULLA MORTE DELLA FIGLIA DI LUIS ENRIQUE: “Conoscevo il suo dramma, mi unisco all’abbraccio collettivo”.
SU NEYMAR: “Il suo ritorno al Barcellona scatena un giro di affari che però dipenderà molto dall’esito di questa operazione. Dembelé al Psg potrebbe precludere la strada parigina a Dybala”.
SU ICARDI: “Le parole di Nedved mi lasciano pensare e le unisco alle cose che so. Che la Juve pensi ad Icardi è vero, ma spera anche di piazzare Dybala al Psg”.
SU ICARDI-NAPOLI: “Condivido chi dice che il Napoli è stato dietro a Icardi per troppo tempo. Non condivido l’atteggiamento irrispettoso degli azzurri nei confronti di Llorente, che ha fatto la sua carriera. Continuano a rinviare il discorso su un giocatore che ha militato nella squadra vice campione di Europa”.
SU MONTELLA CHE HA GLISSATO SUI CORI CONTRO NAPOLI: “Mi dispiace, io i cori contro i napoletani li ho sentiti da parte di una minoranza del tifo viola. Amo Firenze, è la mia città ideale. E’ la culla della civiltà, quei cori non la rappresentano. Inutile dare spazio a 100-200 cialtroni. Mi dispiace che Montella non abbia avuto il coraggio di condannarli”.
SULLA FIORENTINA: “Fidatevi dei rapporti internazionali di Pradè, è un dirigente importante. Oggi è stato bravo a vendere Simeone in prestito con obbligo di riscatto mentre fino a ieri erano arrivate offerte solo per prestito con diritto. E’ arrivato un signor giocatore come Caceres, per due anni e alle cifre della Fiorentina. Mi aspetto ancora una sorpresa importante”.
SUL MERCATO DEL TORINO: “Cairo ha fatto quello che poteva fare, bisogna considerare il budget del Torino e le richieste delle altre squadre. E comunque un giocatore non ti cambia la vita. Cairo ha fatto bene a non sottostare alle richieste non congrue per Verdi”.
SU POGBA ALLA JUVENTUS: “Se la Juventus dovesse riuscisse a cedere Dybala e Mandzukic, farebbe un investimento in attacco. A centrocampo i bianconeri sono anche troppi”.
SU DE LIGT: “E’ un investimento fatto considerando l’età di Chiellini e Bonucci. Non ci si può lamentare dopo la prima esclusione. Gioca nella Juventus, davanti a giocatori che meritano rispetto”.
SU RABIOT: “Si parla ancora troppo poco di lui, ma tra qualche mese i tifosi della Juventus capiranno che gioiello hanno in casa”.
SUI SORTEGGI CHAMPIONS DI INTER E ATALANTA: “Tifo per loro, sono convinto che passeranno il girone. Spalletti avrebbe avuto delle difficoltà, ma Conte può farcela. L’Atalanta ha Gasperini in panchina, un allenatore da Juventus, Inter, Milan. E’ favorita per il secondo posto nel girone di Champions”.
SU GATTUSO: “Deve riemergere, merita una panchina in Serie A. Mi aspetto di vederlo in sella entro un paio di mesi, il nostro campionato è più povero senza un allenatore come lui”.
SE MANCA ANCORA QUALCOSA ALL’INTER: “Non lo so, ma il problema è che la Juventus ha troppo. I favoriti però non sempre vincono. L’Inter ha il migliore amministratore delegato di Europa, un grandissimo direttore sportivo e l’allenatore che per distacco dà più grinta alle proprie squadre. L’Inter è la vera anti-Juve. Lukaku sarà il crack del campionato, mentre Sanchez verrà rinvigorito dalla cura Conte”.
SU DE PAUL: “Non lo vedrei bene nell’Inter perché non ha le caratteristiche giusto per inserirsi nel 3-5-2. L’unica società che lo ha trattato è la Fiorentina, ma al momento registro una certa freddezza da parte dell’Udinese nei confronti dell’offerta viola. I bianconeri vogliono 40 milioni cash. Sarebbe un giocatore importante per i gigliati. Spero che Montella riesca a far girare la squadra, perché il tecnico visto al Milan, al Siviglia e nella seconda metà della passata stagione non mi ha catturato. Ha delle responsabilità, perché la società gli ha consegnato una squadra forte”.
SU LAUTARO MARTINEZ: “Rientra nei piani dell’Inter, una società come quella nerazzurra deve avere più attaccanti di livello. Oltretutto Sanchez avrà bisogno di tempo prima di entrare negli schemi di Conte”.
