Ventura? Speriamo almeno che Campedelli lo paghi in pandori…

Enzo Bucchioni è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.
SULLA SQUALIFICA DI HIGUAIN: “Ci si aspettava di questo tenore. C’è stata una inaccettabile reazione di Higuain, ma dai labiali che abbiamo non sono uscite offese particolari all’arbitro Mazzoleni. Due giornate sono assolutamente in linea con l’accaduto”.

SULLE PROTESTE DILAGANTI E I GESTI DEI CALCIATORI: “Vengono visti da milioni di persone, devono rispettare le regole, devono essere un esempio. Ultimamente c’è un ritorno di reazioni verbali, anche in giocatori di squadre intermedie: questo tipo di comportamento va stroncato. Quello di Mourinho, invece, poteva anche essere un gesto ironico o sarcastico, ma non deve esserlo, perché poi arriva a cascata in tutte le categorie, fino ai bambini e si esasperano le situazioni”.
SU VENTURA: “Credo che questa sarà la sua tomba professionale. Se l’è cercata, ha sbagliato lui. Ricordo bene la sera di un anno fa, speravo che si presentasse con le dimissioni in mano e le scuse agli italiani. Non si è mai presentato: ha preso i nostri soldi fino all’ultimo centesimo. In questa scelta me la prendo con Campedelli, che ha preso un allenatore reduce da uno shock sportivo come questo, che non si sa se è lucido, se è pronto e se ha smaltito le scorie dell’eliminazione dell’Italia dai Mondiali. Speriamo almeno che lo paghi in pandori…”
SULLA PROPOSTA DI ANCELOTTI: “La giustizia sportiva deve prendere provvedimenti drastici. Non si può più sentire quello che si sente negli stadi”.

SUL FALLO DI BENATIA: “Il giallo non è più automatico in caso di fallo di mano, dipende dall’interpretazione dell’arbitro e dalla sua valutazione della dinamica dell’azione”.

SULLA CRESCITA DELLA JUVENTUS NEGLI ULTIMI 10 ANNI: “Bisogna pensare al calcio come se fosse su due binari paralleli: lo sport e l’economia della squadra. La Juventus ha fatto gradualmente crescere il fatturato e questo la porta ad essere tra le prime 10 squadre in Europa. È un circolo virtuoso: più incassi e più puoi spendere. Milan e Inter invece sono state abbandonate rispettivamente da Berlusconi e Moratti e senza soldi da investire non è stato possibile comprare grandi giocatori. Stesso discorso faccio per il Napoli: quando De Laurentiis se ne andrà, cosa rimarrà?”

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