Giancarlo Minardi, ex patron dell’omonima scuderia di Formula 1, è intervenuto in diretta a Sportiva per presentare la prossima stagione, che prenderà il via venerdì in Australia.
SUL DUELLO MERCEDES-FERRARI: “Le prove invernali non sono decifrabili, salvo il fatto che la Ferrari è stata molto competitiva, ma non sappiamo se la Mercedes si è nascosta. In Mercedes c’è la consapevolezza e la forza di venire da 5 titoli mondiali, quindi devono essere gli altri a dimostrare di poterli battere. Quando hai questa consapevolezza, imposti diversamente il lavoro di messa a punto dell’auto. Sarà un Gp d’Australia molto interessante e una prima parte di stagione molto importante, perché abbiamo visto un compattamento verso l’alto di tutti i team”.
SU LECLERC: “Indubbiamente Vettel ha un compagno molto talentuoso. Ho avuto la fortuna di vederlo da vicino e ha tutti i requisiti per diventare un campione. Penso che farà un bel campionato e sarà un grosso stimolo per Vettel. Certo, il tedesco dovrà essere quello dei 4 titoli mondiali, non quello degli ultimi mesi del 2018, altrimenti non reggerebbe il confronto con il giovane compagno”.
SU VETTEL: “Purtroppo nella seconda parte del campionato 2018 c’è stato uno sbandamento da parte sua, con tanti errori non da campione del mondo. La sua seconda parte è stata disastrosa e ha avuto pochissimo tempo per rimediare e ricostruirsi mentalmente. Visti i tempi dei test, mi auguro che questo recupero sia stato fatto”.
SULL’ALFA ROMEO: “Ho molta fiducia in Giovinazzi, che ho seguito fin dal 2010: probabilmente, se ci fosse stata ancora la Minardi, avrebbe debuttato prima. È stato molto bravo a pazientare e quando è salito in macchina ha dimostrato di avere tutti i requisiti per stare in Formula Uno”.
SULLA WILLIAMS: “Per me era un esempio da imitare, ma purtroppo ho paura che manchi il manico di questa azienda, che tecnicamente ha strutture molto valide, ma negli ultimi anni ha battuto un po’ il passo”.
